Recupero della Costa Concordia. In arrivo un’altra mega figuraccia mondiale?
Ieri si è tenuta la conferenza stampa internazionale nella quale Costa ha presentato il piano di recupero del relitto della Costa Concordia, la “sfortunata” nave finita sugli scogli del Giglio la notte del 13 gennaio 2012. Il piano scelto e approvato è quello di Titan Salvage–Micoperi e sta suscitando un brusio di malumori che non è più contenibile. In tanti stanno scrivendo sia sui social network che sui siti di riferimento, nonché sul sito GiglioNews e il succo è che quello che sta per iniziare è un recupero che avrà conseguenze catastrofiche. Sarà veramente così? Solite speculazioni? O verità basate su fatti concreti? Innanzitutto vediamo come la società americana Titan Salvage in collaborazione con l’italiana Micoperi, vuole rimuovere il relitto della Concordia dall’isola del Giglio. Ecco il video diffuso dalla Compagnia.
Sicuramente non una passeggiata! Il costo dell’operazione si aggirerà sui 300 milioni di dollari. Chi pagherà? Schettino no di certo, pagheranno la Costa e le varie compagnie di assicurazione. La fine delle operazioni è prevista per febbraio 2013 e partenza dei lavori già la settimana prossima per poi arrivare al 15 giugno, data entro cui i carotaggi di controllo dovrebbero concludersi. Si passerà poi al 31 luglio quando verranno effettuate le ispezioni sul sito per procedere il 31 agosto alla messa in sicurezza del relitto. Ma occorrerà aspettare il 15 novembre per l’installazione dei cassoni di spinta sul lato sinistro e delle piattaforme sottomarine. Dopo questa fase preparatoria, il 1° dicembre si entrerà nella fase più complessa, la rotazione del relitto, con l’installazione dei cassoni questa volta sul lato destro. Il 15 gennaio finalmente la nave potrà galleggiare e il 31 gennaio dovrebbe essere consegnata al porto di destinazione. Sei mesi per rimettere in piedi quel che resta della nave, cui vanno aggiunti altri tre mesi circa per bonificare l’area, e farla tornare com’era entro il 30 aprile. Questo in teoria.
Ma come dicevo le polemiche incombono. Leggete per esempio questo documento dell’ing. Mancini che con minuzia di calcoli e particolari prevede una operazione totalmente fallimentare. E’ molto interessante e sottolinea tutti i punti deboli del piano di recupero. In particolare si fa presente come le trivellazioni per la messa in posa dei 60 pilastri, creeranno un macello in tutta la zona distruggendo tutto l’ecosistema, senza contare che per l’ingegnere la nave di inabisserà nel momento in cui si tenterà di raddrizzarla perché troppo pesante.
Arrivano anche proposte totalmente alternative ad “impatto zero” da molti esperti o presunti tali. Ecco la proposta di un pensionato appassionato di nautica che naturalmente non è manco stata presa in considerazione.
Ora si tratta di capire cosa realmente succederà. Naturalmente potremo seguire tutto da spettatori apprensivi attraverso le decine e decine di servizi giornalistici che da qui all’inizio del 2013 la tv, i giornali e il web ci proporranno. Ma protremo “controllare” le operazioni anche direttamente, grazie a questa webcam, che inquadra il relitto 24 ore su 24.
E’ la webcam che già segnalai appena avvenuto l’incidente e che ha fatto arrivare su Squarciomomo tante visite inaspettate. Infatti digitando “Webcam Concordia” anche attualmente Squarciomomo è al primo posto! In realtà segnalai anche una seconda webcam ma proprio ieri è successa una strana cosa: la webcam è stata girata e ora inquadra il porto dell’isola. Ecco cosa inquadrava fino a ieri.
Ed ecco cosa inquadra da stamattina.
Vuoi vedere che anche la prima webcam che ho linkato fa la stessa fine e ci censurano lo svolgimento dei lavori? Altrimenti che altro motivo possono aver avuto per girare la webcam proprio pochi giorni prima dell’inizio dei lavori?
EDIT: ho saputo dagli amministratori del sito che la webcam ha ripreso la sua inquadratura di sempre proprio sabato. Era infatti originariamente impostata per inquadrare il porto ed è stata girata verso il relitto su richiesta delle autorità portuali. Ora è stata rimessa a posto. Quindi a questo punto rimane solo una webcam che inquadra la Concordia: QUESTA.
Concludo con alcune immagini tratte dal sito di Titan Salvage, la compagnia americana che solleverà la Concordia. Anche la Concordia finirà tra le foto di questo cimitero navale?
Vorrei inoltre ricordare che oltre alle 30 vittime accertate, ad oggi al Giglio ci sono ancora due dispersi che attendono di trovare degna sepoltura.