Sulla vetta della Tofana di Rozes (2)
Qui la prima parte.
Da qui in avanti il paesaggio sarà composto completamente da rocce, rocce e ancora rocce, ma la sua bellezza non è assolutamente in discussione.
Il sentiero non è molto visibile, però a dare una mano ci pensano dei bolli blu che ci accompagneranno quasi fino alla vetta.
Si procede lungo una traccia che a volte è ben visibile, altre è da inventare.
In ogni caso qi è veramente spettacolare, specialmente con una giornata del genere. Li vedete gli escursionisti che salgono alla vetta?
Alla nostra destra, mentre saliamo si fanno più visibili le altre due Tofane: la Tofana di Mezzo (a destra) e la Tofana di Dentro (a sinistra).
Ecco il Bus de Tofana. Carino no?
Il caldo è veramente tosto. Nonostante si salga dalla parete esposta a nord, in questa stagione è completamente al sole e oggi il sole picchia inesorabile. Ad un certo punto incontriamo una sorgente d’acqua che sgorga letteralmente dalla roccia. Non essendoci nessun tipo di insediamento umano sopra di noi, ci abbeveriamo tranquilli. E lo facciamo in un modo alquanto insolito e anche l’unico possibile: limonando con la Tofana!
Appoggiamo le labbra sulla roccia e beviamo un acqua leggera e fredda. E’ una sensazione veramente fantastica.
Dopo aver abbondantemente bevuto ed esserci rinfrescati la faccia, proseguiamo. Ormai il Rifugio Giussani sotto di noi è veramente piccolo. Lo vedete?
Ma la strada + ancora lunga e molto molto in salita. Non siamo neppure a 2900 metri e dobbiamo arrivare oltre i 3200! Ecco marco che mi precede nella salita. Sopra di noi si vedono escursionisti fin su quella cresta.
Guardo verso est. Sta spuntando il Cristallo e la conca di Cortina.
Et voilà, un mega panoramicone sulle due Tofane meno famose.
Finalmente intravediamo la vetta della Tofana di Rozes. Manca ancora una tonnellata di strada. Meglio non pensarci.
Eccoci arrivati ad un punto importante. Siamo a 3027 metri d’altezza. Qui si sbuca sulla cresta che porta alla cima. oltre quel crinale, si vedrà un sacco di panorama in più, rispetto a prima.
E infatti… Wow! Che spettacolo!!! Riconosco immediatamente il Gruppo del Sella con alla sua destra la Val Gardena. In Primo piano, il Lagazuoi.
Proseguiamo verso la vetta.
Gente che scende ce n’è abbastanza. Speriamo non ci sia troppa folla in cima.
Questa pietraia non finisce più Le gambe fanno male e il fiato è tirato.
Più si sale e più paesaggio si scopre. Ecco anche il massiccio della Marmolada (a sinistra), con il suo ormai misero ghiacciaio.
Ora è nettamente chiaro quanta salita ancora ci manchi. Sono quasi 200 metri di dislivello, ma saranno anche i più rognosi.
Alcuni tipi sostano sulla sommità della cresta, proprio dove finisce la ferrata.
Una lunga panoramica con ben visibili il Sella e la Val Gardena.
Vi aspetto nel terzo e ultimo appuntamento con questa escursione entusiasmante.