Al Vajolet cercando i migliori scatti (1)
Sabato scorso si è svolto uno dei photo shooting che Madeinthealps organizza e di cui io sono la guida. La metà, in questo caso, era la valle del Vajolet, nel gruppo del Catinaccio, con arrivo alla base delle torri del Vajolet. I partecipanti, tutti abbastanza giovani e pieni di buone intenzioni, si sono trovati nel piazzale della seggiovia a Pera di Fassa, dove c’era una temperaturina non certo estiva: 8 gradi! Lì, abbiamo preso la navetta e ci siamo diretti al Rifugio Gardeccia, nostro punto di partenza. Abbiamo avuto una fortuna incredibile con il tempo, visto che non c’era una nuvola manco a pagarla! Dopo un veloce breefing teorico e alcuni consigli pratici sulla fotografia in montagna, siamo partiti alla volta delle Torri. Ai miei allievi ho chiesto di darsi un voto da uno a dieci, dal punto di vista tecnico e uno dal punto di vista creativo. Ho così scoperto che solo uno di loro si dava un voto tecnico ben oltre la sufficienza. Gli altri si attestavano dall’uno al cinque.
Io non ho fotografato molto, perché ogni tot mi fermavo e davo degli spunti su cosa fotografare e come farlo al meglio.
Ecco i partecipanti al lavoro.
Abbiamo affrontato molti argomenti, e tutti partecipavano attivamente con le loro reflex al collo. Ecco uno dei nostri primi soggetti.
Ho insegnato loro anche l’utilità del polarizzatore per saturare e contrastare meglio i colori.
Nel frattempo ci avvicinavamo alle Torri del Vajolet.
Ecco il rifugio Preuss, nostra prossima tappa.
E sulla nostra sinistra, ecco il Catinaccio d’Antermoia, con la sua inconfondibile macchia nera.
Altri scatti fatti in libertà, mentre i partecipanti scorrazzavano liberamente nei dintorni.
Con questa bellissima giornata, non potevamo essere soli in questo paradiso.
Le torri iniziano a delinearsi in tutto il loro splendore. Ma da qui non si può ancora capire cosa ci aspetta là sopra.
Arrivati al rifugio Preuss a 2243 metri d’altezza, sappiamo che ora ci attende la parte più impegnativa del percorso. Si tratterà di salire questo canalone ai piedi delle torri che in molti punti è attrezzato con corde metalliche, ma che non presenta proprio nulla di pericoloso.
In men che non si dica, siamo a metà salita e il Preuss e il Vajolet, i due rifugi che abbiamo appena passato, sono là in fondo piccoli, piccoli.
A tra non molto per il finale del fotoracconto!
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