Al Rifugio Scotoni (2)
Qui la prima parte.
In men che non si dica arriviamo in fondo alla conca che ospita il rifugio. Qui è proprio carino.
Sopra la nostra testa, pareti strapiombanti al sole.
Il rifugio Scotoni.
La piccola chiesetta di fianco al rifugio.
So della presenza di un bel laghetto 200 metri più sopra rispetto al rifugio e convinco Blu Oscar ad andarci. Per arrivarci dovremmo percorrere questo canalone con cascatella a lato.
Con passo spedito arriviamo in cima in 20 minuti.
Ancora qualche passo ed ecco il lago di Lagaciò.
Ci giriamo attorno cercando buone inquadrature.
L’acqua è limpida e calma.
Ci sono anche tanti pesciolini che presto verranno sommersi dalla neve e dal ghiaccio. Chissà che fine faranno…
Nel frattempo il cielo cambia aspetto. Le velature tanto previste, arrivano da sud. E i colori si smorzano della metà del loro potenziale.
Un po’ con le pive nel sacco, ce ne torniamo verso il rifugio Scotoni ripercorrendo il canalone.
Ecco Blu Oscar che segue a ruota.
Il torrente che scende verso il rifugio ha il letto tutto giallo. I minerali qui si depositano in quantità.
Mi faccio immortalare davanti alla chiesetta.
Guarda caso è mezzogiorno, siamo affamati e abbiamo prenotato l’intera terrazza esterna del rifugio. Ci accomodiamo nel silenzio più assoluto e ci godiamo il sole che a tratti esce ancora abbastanza deciso.
I panini escono dagli zaini alla velocità della luce e si mangia tra una chiacchiera e l’altra.
Finito di pranzare ripartiamo per tornare alle auto. Ci attende una seconda escursione nelle vicinanze. Ma prima salutiamo le due capre del Rifugio e…
… i due maiali che se la dormono di brutto!
Per scendere sfruttiamo una pista da sci che tra poche settimane entrerà sicuramente in funzione.
I larici qui son molto belli, ma il cielo sta rovinando tutti gli scatti. I colori sono piatti, un vero peccato.
Recuperiamo le due auto e ci dirigiamo verso Cortina.
Ecco il Passo Falzarego. Il cielo si commenta da solo. Che nerviiii!!!
Arriviamo ai piedi della Tofana di Rozes e parcheggiamo.
La nostra meta è il Gruppo 5 Torri. Là attenderemo il tramonto, se mai ci sarà, visto com’è ridotto il cielo.
Qualche spunto carino però, lo trovo lo stesso anche senza sole.
Iniziamo la salita verso il 5 Torri. Ci attende una scarpinata di 40 minuti circa e 300 metri di dislivello.
Qui i larici hanno già fatto cadere molti aghi, ahimè!
Sono piuttosto incazzato per come si sta mettendo il meteo, però cerco di non farlo a vedere a Blu Oscar che è pur sempre mio ospite in questa escursione. Mi spiace per lui che abbia beccato una giornata così.
Camminiamo su neve, ghiaccio e aghi di larice.
Ecco Blu Oscar che sale con alle spalle la Tofana.
Alla nostra sinistra compare il piccolo gruppo del 5 Torri.
Mi invento qualcosa per cercare di dare enfasi agli scatti anche senza sole.
Questi larici sono così avanti che forse tra una settimana lo spettacolo autunnale sarà già tutto finito
A presto per l’ultima parte di questa escursione.