Di neve e d’azzurro. Escursione a 2000 metri.

Gennaio 4, 2010 0 Di wp_14635186

Ieri mi sono deciso, dopo un pò di titubanze dovute alle temperature siderali, ad andare a fare una gita fuori porta con pranzo in quota incorporato. Sono salito verso il Passo Rolle e poi verso il Passo Valles arrivando a quota 2032 metri.

Lì, nonostante un cielo che più limpido non si poteva e un sole deciso, la temperatura era di -12°. I miei nuovi scarponi hanno così potuto toccare la neve per la prima volta

ma ragazzi, con le temperature che c’erano era d’obbligo essere bardati dalla testa ai piedi. E così, io che odio indossare cappelli di qualsiasi tipo, mi sono adattato anche a mettere quello.

In attesa dell’ora di pranzo ho fatto un piccolo giro perlustrativo.

Non so se fosse il freddo intenso o il vento, ma sta di fatto che vedendo questi scenari mi sembrava di essere in una di quelle stazioni internazionali situate al Polo Nord.

Ad un certo punto si sono messi in azione tre gatti delle nevi contemporaneamente. Direzione: piste da sci.

Alcuni escursionisti con gli sci d’alpinismo transitavano lungo questi splendidi paesaggi. Laggiù, le Dolomiti Bellunesi.

La neve a queste quote si attesta intorno al metro e dieci circa ed è farinosa.

Ecco il Passo Valles con l’omonimo rifugio che da da mangiare ai viandanti dal 1933.

Qui inizia e finisce la provincia di Trento e il Trentino stesso.

Al calduccio del rifugio ho assaggiato un tris di primi fatto da tagliatelle al ragù di capriolo, Crespelle e Casonziei all’Ampezzana. Tutto ottimo!

Dopo il pranzo mi sono trasferito poco lontano (10 minuti di auto), in uno dei più bei scenari del Trentino. La Val travignolo e la sua splendida veduta sulle Pale di San martino, più di 1000 metri (da 2100 a 3184 metri) di roccia dolomitica a strapiombo davanti a voi! In questa cartina potete vedere il fucsia il percorso che ho fatto in auto arrivando da Bellamonte, la posizione del rifugio Valles, in verde il percorso di circa 2 km che ho fatto a piedi, la posizione da cui son state scattate le foto alle pale e con la freccia la direzione da cui si ammira il meraviglioso panorama.

Ed ecco ciò che si inizia ad intravedere arrivando in Val Travignolo, attraverso il lungo sentiero che si può fare solo a piedi o con sci di fondo o slitta.

La strada è quasi completamente all’ombra e sembra di essere dentro un mega congelatore.

Il torrente Travignolo.

Poi all’improvviso si sbuca dal bosco e compaiono loro.

Uno spettacolo che lascia senza fiato, specialmente con neve e cielo azzurrissimo come lo era ieri.

Ecco il monte Mulaz che è alla sinistra delle Pale. E’ un 2950 e l’ho scalato due o tre estati fa ed è stato fantastico.

La vista completa delle Pale comprenderebbe anche il Cimon de la Pala che con i suoi 3184 metri è la punta più alta e anche più famosa. Il Cimon è alla estrema destra se si guardano le Pale dalla Val Travigliolo, ma qui non è visibile perchè occorre addentrarsi maggiormente per riuscire a scorgerlo.

Così facendo però si perde la vista d’insieme che si può godere solo da una certa distanza.
Qui potete vedere il Cimon fotografato dal Passo Rolle l’anno scorso, e il resto delle Pale sono dietro di lui.

Ecco alcuni particolari delle Pale fatti col tele.

Ancora il Mulaz.

Le Pale quasi al tramonto. Purtroppo una scia di nuvole all’orizzonte mi ha impedito di fotografare il tramonto sulle cime.

Questo è lo stesso scatto senza il polarizzatore circolare. Così vi rendete conto anche voi di cosa vuol dire in alcuni casi, avere dei filtri che esaltano i colori che state inquadrando.

Altri due scatti con il polarizzatore orientato in vari modi. Guardate che differenze!

Questa foto testimonia a che temperature ho fatto questi scatti. Quando me ne stavo per tornare a casa, eravamo intorno ai -14°.

(TPP) 45 minuti.