Il mitico Sellaronda con gli sci (1)
Abito in Trentino da oltre dieci anni ma non avevo mai affrontato il giro del Sellaronda con gli sci ai piedi. Stiamo parlando del paradiso dello sciatore: 42 km di piste che girano letteralmente intorno al massiccio del Sella incontrando paesaggi mozzafiato e collegando 4 zone sciistiche di fama internazionale: Alta Badia, Val Gardena, Arabba, e Val di Fassa. Questo enorme giro si può compiere sia in senso orario che in senso anti orario. La durata dipende moltissimo dal numero di soste che si effettuano, dalla velocità con cui lo si percorre, dalle condizioni meteo e dal numero di persone che circola nelle piste. Comunque diciamo che in 5-6 ore si termina senza fretta alcuna.
Ecco la piantina del Sellaronda completa e in alta risoluzione.
Ho scelto la giornata di ieri perchè le previsioni davano sereno o poco nuvoloso e devo dire che mi è andata anche meglio: nessuna nuvola per tutto il giorno!
Parto da casa alle 7,40 con una temperatura di -9 gradi. Arrivo a Canazei dopo 40 minuti fermandomi prima a fotografare i Dirupi di Larsec a Pera di Fassa.
Questo luogo dovreste ricordarvelo abbastanza per averlo visto nelle mie escursioni precedenti. Siamo sui tornanti che salgono al Passo Sella e Pordoi, nei pressi del Rifugio Lupo Bianco. Parcheggio in un posto incredibilmente comodo a 4 metri da una minuscola cassa dove compro il giornaliero, e a 10 metri dalle piste dove inizierò il mio giro.
La gente a quest’ora non è molta e il cielo continua ad essere completamente sereno. Ecco il Pordoi come non avevo potuto vederlo l’ultima volta che sono stato qui.
Per fare il Sellaronda avrete bisogno del Dolomiti Superski, lo skipass che vi permette di sciare in ben 12 zone sciistiche contemporaneamente, oltre 1200 km di piste! Ecco il Dolomiti Superski che ho pagato 40 euro e che non prevede neppure sconti per i residenti in zona.
Esco dalla macchina, fa freddino ma non eccessivamente: tolgo le scarpe da ginnastica e mi infilo i miei scarponi da sci della Lange. Ai tempi erano esattamente quelli che usava Tomba nelle sue gare.
Prendo gli sci e i bastoni e mi dirigo verso l’ovovia che mi porterà in quota.
Sono le 8.51, e sono pronto per iniziare il Sellaronda seguendo il senso antiorario segnato con le frecce verdi. La mia quota di partenza è a 1745 metri e con la prima ovovia arriverò a quota 2000 circa.
Sono da solo sull’ovetto. In giro non c’è quasi nessuno.
E’ ora di inforcare gli sci e per diverse ore saranno il mio unico mezzo di locomozione.
Il giro del Sellaronda è segnato abbastanza bene, l’importante è seguire attentamente i cartelli ad ogni bivio di pista e ad ogni inizio e fine di impianto di risalita.
Mi trovo in piena Val di Fassa nel comprensorio sciistico del Belvedere ai piedi del Sass Becè.
Arrivo alla fine della prima ovovia. Lo spettacolo che ho intorno a me è da mozzare il fiato.
Scendo di pochi metri e fotografo il Sassolungo che a quest’ora è completamente al sole. Quelle conche innevate saranno le ultime che farò quando avrò completato il giro. Infatti il Sellaronda sbuca proprio alla destra del Sassolungo.
Il Pordoi e la funivia che porta a quota 2950 metri. Con questa luce randente del primo mattino è uno spettacolo!
Il col di Ross baciato dal sole.
Guardo verso sud-ovest e scatto questa panoramica (ingrandibile). Da sinistra si vedono il Catinaccio, la Val Duron e anche l’Alto piano di Siusi. Chiude, sulla sinistra, il Col Rodella.
Siamo solo all’inizio del giro del Sellaronda. Nelle prossime puntate vedrete paesaggi incredibili.
Rimanete sintonizzati!
(TPP) 30 minuti.