Marcialonga 2010
Immergiamoci insieme nel racconto fotografico della giornata di ieri vissuta qui in Val di Fiemme, patria incontrastata dello sci di fondo. Come tutti gli anni alla fine di gennaio, si è disputata la Marcialonga, 70 km di percorso che si snoda tra la valle di Fassa e la valle di Fiemme e che bisogna percorrere con gli sci da fondo ai piedi in tecnica classica. E’ una delle poche manifestazioni sportive in cui i campioni gareggiano insieme ai principianti totali. Quest’anno erano 6600 i partenti, e provenivano da 28 nazioni diverse. Ne arriveranno al traguardo poco più di 5300. Partiamo!
Il percorso della Marcialonga passa a meno di 200 metri da casa mia nel punto in cui mancano 13 km all’arrivo. Solitamente aspetto i primi proprio sotto casa e poi mi dirigo all’arrivo e così faccio anche questa volta. Alle 10.57 il rumore dell’elicottero con telecamera molto basso di quota, preannuncia l’arrivo della testa della corsa.
Ecco spuntare la motoslitta con telecamera per la diretta TV su Rai tre.
Ed ecco i primi. C’è un gruppetto di una ventina di atleti che ha staccato tutti. Tra questi ci sono i fratelli Aukland e anche Marco Cattaneo che l’anno scorso è salito sul podio.
Ecco lo svedese Oskar Svard col numero 4, alla sua prima Marcialonga. Classe 1976, vincerà la gara!
Qui col n. 1 c’è Jerry Harlin che arriverà secondo. Svedese anche lui. Accucciato in primo piano c’è uno dei fratelli Aukland, Jorgen, norvegese, che si piazzerà terzo.
Appena dietro di loro c’è Marco Cattaneo col 38 che arriverà quinto, miglior piazzamento per gli italiani.
Il gruppo se ne va veloce e io mi dirigo all’arrivo che dista appena 5 minuti di macchina.
Qui c’è una gran folla. La prima cosa che fotografo è la postazione Rai con Bragagna e la Belmondo che commentano la gara.
Mara Santangelo è in circolazione anche oggi dopo la sua partecipazione alla Marcialonga Star di ieri.
Il Presidente della Marcialonga e la Soreghina, attendono il vincitore al traguardo.
Eccolo!!
Va a vincere con un tempo molto buono: 3 ore e 2 minuti, per fare 70 km.
Ecco arrivare al terzo posto Aukland.
E questo è Cattaneo che arriva quinto.
E stravolto si accascia appena dopo il traguardo.
Riecco la postazione Rai. A fianco della Belmondo c’è anche Marco Selle, allenatore della Nazionale maschile di fondo.
Ecco anche Lucianer, giornalista Rai.
Io sono in prossimità del podio e ad un certo punto arriva dritto dalle mie parti Jorgen Aukland. Di fianco a me c’è sicuramente uno del suo team.
Si intrattiene con lui e spiega per filo e per segno com’è andata la gara. Il tutto a 20 cm dal mio naso. Non sembra essere particolarmente stanco.
Si prepara la cerimonia delle premiazioni.
Ecco il vincitore che sale sul podio.
I fotografi si scatenano. Per mia scelta non ho voluto entrare a far parte della schiera dei fotografi ufficiali, visto i recenti trascorsi non troppo positivi. E quindi la mia posizione è un bel pò svantaggiosa. Ma mi arrangio lo stesso.
Aiuto! Partono le fontane di bollicine!
Si dirigono dritti verso di me. E’ la fine!
Con qualche spruzzo di spumante un pò ovunque, immortalo i primi tre uomini classificati.
Il tanto famigerato nuovo logo del trentino.
Arriva anche la prima donna. E’ Jenny Hansson, svedese pure lei, che in 3 ore e 32 minuti completa la gara.
Eccola sul podio.
Foto di gruppo delle prime tre donne.
Anche qui lo spumante scorre a fiumi!
Questi due sono veramente ovunque!
I concorrenti arrivano mano a mano.
I potenti mezzi Rai vengono però messi in soffitta per l’anno prossimo.
Questo è uno dei suggestivi passaggi nel centro di Cavalese.
Le sacche che contengono gli indumenti degli atleti. Arrivano direttamente dalla zona di partenza con dei camion della croce rossa. Un bel servizio che è possibile grazie ai 1200 volontari.
la zona dell’arrivo. In fondo si intravede il mega schermo.
Gli atleti arrivano veramente stravolti.
Ma non tutti.
Questo signore è uno dei pochi che ha fatto tutte e 37 le edizioni della Marcialonga (pettorale a sfondo giallo). Vengono soprannominati Senatori e il rispetto per loro è massimo.
Ancora sacche colorate. Più pasa il tempo e più la zona d’arrivo si affolla di atleti.
Un giro tra le bancarelle. Gli strudel fatti in casa!
Degli intrusissimi cannoli siciliani.
La preparazione delle Fortaie.
Intrattenimento musicale!
Intanto i concorrenti continuano ad arrivare. Sarà così fino alle 19 di sera.
Ore 18.37. Il buoi è già calato da un pò ma ci sono ancora dei concorrenti che devono tagliare il traguardo dopo oltre 9 ore sugli sci.
La gente cerca di scaldarsi come può. Il freddo è veramente tosto.
L’ultimo concorrente è super festeggiato come se non più del primo. Arrivare ultimi è una missione e spesso si fa a gara per riuscirci. Naturalmente c’è un limite di tempo oltre il quale i concorrenti vengono fatti fermare. Alcuni cancelli lungo il percorso, si chiudono ad orari stabiliti. Se non arrivi in tempo, la tua gara è finita. Io non attendo l’arrivo dell’ultimo perchè devo andare a posizionarmi nella mia solita postazione per godermi i fuochi d’artificio.
Alle 19 in punto, dopo che l’ultimo concorrente ha appena tagliato il traguardo, scatta lo spettacolo pirotecnico.
C’ un leggero vento che sposta i fuochi in cielo, e per questo le foto non sono il massimo.
In ogni caso fotografare i fuochi d’artificio non è facile.
Dopo 20 minuti, l’apoteosi conclusiva.
Mi dirigo verso casa, ma prima visito il luogo dove hanno mangiato tutti gli atleti. Ormai qui non c’è più nessuno.
Fa uno strano effetto anche la visione della zona del traguardo che ora è completamente deserta.
Eì tempo di togliere la neve dagli incroci principali. Domani sarà un gran lavoro per chi dovrà smontare tutto.
Alla prossima edizione!
(TPP) 1 ora e 40 minuti.