Omicidio Sarah Scazzi. E ora che mi dite?
Avevo palesato i miei dubbi sull’innocenza dello sguardo dello zio di Sarah e sul fatto che mai avrei pensato ad un suo coinvolgimento sulla sparizione della ragazza. E ora emergono fatti nuovi che in qualche modo aumentano i dubbi.
Poche ore fa la cugina di Sarah, Sabrina, è stata portata via dalla sua abitazione dalla Polizia, incappucciata e con un avvocato al seguito. Io mi sono già fatto il mio personale film: le due ragazze litigano per l’attrazione che hanno entrambe per il pasticcere, il ragazzo che è anche stato interrogato all’inizio dell’indagine, e arrivano alle mani. Sono in garage sotto la casa di Sabrina.
La cugina, abbastanza corpulenta rispetto all’esilità di Sarah, in un raptus di follia strozza con una corda Sarah e a quel punto resasi conto di ciò che ha fatto, chiama il padre Michele. Insieme decidono di caricare il corpo di Sarah sulla Panda del padre e di portarlo via coperto da un cartone. Michele e Sabrina arrivano nei pressi di un pozzo in un appezzamento di terra di un conoscente di Michele e lì seppelliscono Sarah spogliandola dei suoi vestiti e bruciandoli. Tornano a casa e tutto finisce lì.
Più passano le settimane e più Michele sente la pressione della Polizia e dei carabinieri. Allora decide che per salvare la figlia si prenderà tutta la colpa aggiungendo anche delle chicche per essere più credibile, come lo stupro dopo la sua morte. Cerca di agevolare la ricerca degli inquirenti e di portare su di sè l’attenzione, mentre Sabrina recita la parte della cugina disperata. Poi arriva il finto ritrovamento del cellulare e l’arresto di Michele.
Certo, le mie sono supposizioni, ma la verità secondo me deve ancora esser dissoterrata completamente. Voi che ne pensate?