Mai dire amici. Poca volontà di fare bene.

Febbraio 11, 2011 0 Di Momo

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Stamattina ho risposto ad Aldo Grasso qui, sul sito del Corriere.it dove commenta la prima puntata di Mai dire Amici. 
Ecco cosa ho scritto:

Come al solito Grasso esagera senza mai trovare equilibri di giudizio. O è nero o è bianco. Si, è vero, Mai dire amici poteva e doveva essere mooolto meglio. Le premesse c’erano tutte: una Diana da “sfruttare” al meglio, quintali di immagini di repertorio delle passate edizioni a cui attingere, fuori onda e immagini esclusive (si tratta pur sempre di un reality dove non tutto va in onda), personaggi eccentrici e gaffe a volontà. E invece si è visto il nulla o quasi. La sensazione, caro Grasso, non è di tristezza ma di pressapochezza. Come se i Gialappi fossero convinti che il programma sarebbe stato in piedi solo con la loro presenza. Ma non è così che funziona. Mai dire Amici si rivolge comunque ad un pubblico che del programma della De Filippi sa vita morte e miracoli e non si può e non si deve fare i pressapochisti. I Gialappi dovevano studiare molto molto di più, ma forse per mancanza di tempo, o di voglia o di budget, non è stato fatto. Mi sarei aspettato uno “studio” ambientato tra i corridoi della scuola di Amici, visto che i ragazzi ormai vivono nelle casette. Mi sarei aspettato incursioni di Diana nelle stesse casette con scanzonate prese per il sedere, a 360°, ecc… Quasi quasi mi vien voglia di chiamare i Gialappi e fargli da autore per la prossima puntata di “Mai dire Amici”. Ma ci sarà una prossima puntata?

Se ve la siete persa, qui è possibile rivedere la prima puntata di Mai dire Amici.