OS X Lion, il sistema operativo Apple allergico al mouse

Giugno 9, 2011 0 Di wp_14635186

Apple Mac OS X Lion wallpaper

Il keynote di tre giorni fa ha chiaramente fatto capire in che direzione Apple voglia portare i propri utenti. Alla eliminazione completa del mouse, sostituito dai gesti compiuti dalle nostre dita.
Dopo aver inventato, voluto e imposto l’uso del mouse nei primi anni ottanta con Lisa, ora Apple sembra sia sulla strada della totale sostituzione di uno dei dispositivi chiave con cui l’utente ha imparato ad interagire con il proprio computer. Immaginatevi a dover lavorare con il vostro terminale senza il mouse. Vi sentirete persi, vero? Magari un po’ meno se siete abituali utilizzatori di un portatile. In ogni caso siamo davanti ad una svolta epocale, un po’ come l’abbandono del floppy disk o la sparizione dei monitor a tubo catodico.

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OS X Lion, la prossima versione del sistema operativo Apple in arrivo a luglio al costo popolarissimo di 23,99 euro, prevede tantissimi movimenti fatti con le dita su due tipologie di dispositivi, già presenti da tempo nello store di Cupertino: il grande trackpad multitouch dei portatili, e Magic Trackpad per i mac fissi.

Magic trackpad

Vediamo come si potranno sfruttare i movimenti della mano nel nuovo sistema operativo.

Strabiliante, non trovate? Certo, ci si dovrà abituare perchè il cambio è radicale, ma pensate una volta presa la mano, quello che si potrà fare. Facendo girare vorticosamente le dita con movimenti dai nomi strani (swipe, pinch, tap, doppio tap) faremo le stesse cose che facevamo col mouse ma più velocemente, con movimenti più naturali e stancando meno la mano sopra quell’aggeggio ricurvo.

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Ecco i gesti uno per uno in questo veloce video.

Ora tutto sta a vedere se gli utenti adotteranno ciò che Apple sta cercando di spingere. Si, perchè come tutte le rivoluzioni, non è detto che funzionino, o che entrino nelle abitudini di noi tutti. Solo il tempo potrà dirci se siamo davanti ad un’altro importante passo verso l’interazione osmotica con il computer, vicino cioè a quell’era dove i mac si comanderanno con lo sguardo, la voce o il pensiero, dove gli schermi saranno ovunque in casa nostra, magari proiettati su una lastra di plexiglass e la tastiera sarà solo un ridicolo ricordo del passato.

In calce a questo post, vi metto alcune immagini ad alta risoluzione di Steve durante il keynote di lunedì. Chi lo ha visto dal vivo mi ha detto che peserà 50 kg, e che la voce gli usciva a fatica. Dai Steve, siamo tutti con te. Forza ragazzo prodigio!

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