Davanti al grande schermo
Transformers 3. Voto: 7,5. Diciamolo subito, questo filmone è wow ma non è esente da difetti. Partiamo dagli wow: Michael Bay ormai può essere consacrato tra gli dei dell’olimpo cinematografico come il re degli effetti speciali. Mai visto “tanta roba” come quella vista ieri in Transformers 3.
Al confronto pellicole come Jurassik Park, Matrix o 2012, sono cosette da dilettanti. Per rendersi conto della mole di lavoro sugli effetti speciali, bisognerebbe rivedere il film al rallentatore. E’ micidiale tutto quello che succede in tempi molto ravvicinati e anche simultanei. Su tutti le scene del palazzo di vetro che sono incredibili, da perderci il fiato, ma anche quelle più apparentemente normali tipo i poliziotti con le tute alari che volano tra i palazzi.
Effetti e attori si muovono per tutto il film all’unisono e ci fanno dimenticare che questi due mondi “recitano” costantemente separati per poi essere uniti in post produzione. I robot continuano ad essere affascinanti e la loro possenza si sente e si vede. Sono veramente tanti i minuti dedicati alle scene in cui sono presenti i robot e a dircelo è il budget stanziato per questo film: 270 milioni di dollari. Nel primo Transformers erano stati 150, nel secondo 200. Fantastiche anche le auto sportive che si vedono nel film, sono semplicemente mirabolanti. Segnalo le belle musiche di Steve jablonsky, la presenza piacevole di John Malkovich e John Turturro. Ottimo e credibile come sempre Shia LaBeouf.
Passiamo ai difetti. Il film è troppa roba tutta insieme. 157 minuti di cui 130 di casini, combattimenti, bombardamenti e sparatorie. E’ tutto bellissimo e fantasmagorico, intendiamoci. Però è troppo e anche il dolce più buono del mondo dopo un po’ stufa. Avrei dosato meglio la valanga di effetti, arginandola qua e là.
Altro grosso difetto è la storia, il vissuto dei personaggi che in questo terzo film si perde quasi del tutto. Bay, accecato dai suoi giocattoloni ha perso completamente la caratterizzazione dei personaggi, i loro sentimenti, le loro vite. Compare per pochi istanti a casaccio uno straccio di storia, ma è troppo poco per catturare lo spettatore che, rassegnato, si gode gli effetti speciali mettendosi il cuore in pace. Sarebbe stato un gran filmone se oltre a quelli ci fosse stata sotto anche una grande storia con i sentimenti umani, veri e sofferti. E non è una missione impossibile arrivare a tanto, anzi.
Parliamo anche della protagonista femminile. La mancanza di Megan Fox si sente eccome. Rosie Huntington Whiteley è la sua eterea ombra e non convince nessuno con i suoi labbroni gonfiati. Rosie non è stata utilizzata poco nel film come pensavo e come ho scritto nella mega gallery che le ho dedicato un po’ di tempo fa su Squarciomomo, però il problema è che ci sono stati due precedenti film con l’ingombrante presenza di Megan.
A proposito dell’assenza di Megan da questo film, ecco cosa si legge su Wikipedia:
A ridosso del debutto di Transformers 3, emerge la verità sulla mancata partecipazione di Megan Fox. È stato Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, a chiedere che l’attrice venticinquenne venisse licenziata dopo aver insultato il regista Michael Bay paragonandolo a Hitler in un’intervista del 2009. È stato lo stesso Bay a rivelare i retroscena della vicenda in un’intervista al tabloid inglese Daily Mail, in cui ha ricordato che “Spielberg aveva detto: a proposito di quella cosa su Hitler, licenziala subito”. Il riferimento è a un’intervista che Fox aveva rilasciato alla rivista inglese Wonderland poco prima che cominciassero le riprese: “Sul set vuole essere come Hitler e ci riesce”, aveva detto di Bay, “è un incubo lavorare con lui, ma al di fuori dal set la sua personalità mi diverte in qualche modo perché è irrimediabilmente goffo. Non ha alcuna capacità di relazioni sociali e osservarlo fa tenerezza”. L’attrice, che grazie alla sua partecipazione ai primi due film della saga Transformers aveva conquistato Hollywood con la sua bellezza, aveva inizialmente fatto credere di aver lasciato la parte per cercare altre opportunità. Al suo posto è stata scritturata la modella inglese Rosie Huntington-Whiteley. Poco lusinghieri i commenti della troupe a proposito di Megan Fox. Lo sceneggiatore del film Ehren Kruger ha detto in un’intervista per la rivista GQ che “sembrava che le importasse poco del film”; altri membri della troupe hanno scritto su un blog paragonando la recitazione di Fox a quella di una pornostar, e in una lettera pubblicata sul sito del regista hanno raccontato l’esperienza fastidiosa di lavorare con Megan Fox perché sarebbe scema come un sasso.
Direi che Megan ha decisamente sputato sul piatto che l’ha fatta diventare famosa. Inimicarsi non tanto il regista Michael Bay, quanto Steven Spielberg (produttore esecutivo del film) non è stata una grande mossa. Ora come farà a rilavorare seriamente ad Hollywood? Staremo a vedere.
Altra nota negativa del film a mio parere, il 3D. Non da molto al film e alla lunga stanca. Questa tecnologia deve ancora pedalare tanto per arrivare ad essere veramente un elemento importante della cinematografia. Sono sicuro che fra 15 anni avremo film in 3D che al confronto questi di adesso saranno ridicoli.
Se dovessi dunque fare una classifica dei tre Transformers sarebbe questa:
1° Transformers (2007)
2° Transformers – Dark of the moon (2011)
3° Transformers – La vendetta del caduto (2009)
Ci si meraviglia sempre delle cifre mostruose che si spendono per fare questi filmoni, ma se poi gli incassi sono di molto superiori alle spese, non resta che dare ragione a chi tira fuori i soldi (Spielberg). Ecco gli incassi dei primi due e i parziali del terzo Transformers:
Transformers (2007)
Spesa: 150 milioni di dollari
Incasso: 708 milioni di dollari
Transformers – La vendetta del caduto (2009)
Spesa: 200 milioni di dollari
Incasso: 832 milioni di dollari
Transformers – Dark of the moon (2011)
Spesa: 270 milioni di dollari
Incasso alla prima settimana: già 97 milioni di dollari
Concludo dicendo che c’è già chi sta pensando ai prossimi Transformers, ma il protagonista Shia LaBeouf, si è già tirato fuori dichiarando: “Io non ci sarò”.
Due shoots per rendersi conto di come è stata conciata Chicago per girare Transformers 3 e di quanto complesso sia fare questi films.