Deep impact italiano

Settembre 23, 2011 0 Di Momo

UARS COVER

UPDATE delle ore 14.
Sembra sia stata re-inserita la seconda fascia temporale in cui è possibile che alcuni frammenti cadano sull’Italia. Ecco la cartina della seconda fascia che andrebbe dalle 3.34 alle 4.12 di questa notte. Si è invece alzata al 1,5% (era allo 0,6%) la possibilità che i detriti caschino su suolo italiano. Un incremento di più del doppio!

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Questa sera c’è la probabilità che mi caschi un satellite in testa. Detta così sembra una barzelletta, ma è tutto vero. La bestia che pesa ben 6,5 tonnellate si chiama Upper Atmosphere Research Satellite (UARS), ed è di proprietà della NASA. E’ stato spedito nello spazio con lo Shuttle Discovery nel Settembre 1991 per studiare in dettaglio lo strato di ozono. L’UARS ha concluso la sua gloriosa missione nel 2005, quando la NASA con un preciso comando ha iniziato a farlo precipitare sulla terra. Da allora è uno dei 20.000 detriti spaziali che vagano nell’atmosfera terrestre. Il satellite misura 4.57 metri di diametro divisi in 10 strumenti scientifici, pannelli solari e un rivestimento contro le radiazioni.

STS 48 UARS deployment

La traiettoria di caduta prevista, si sta delineando in queste ore, ma sembra proprio che le province di Trento e Bolzano siano dentro in pieno.

Schermata 2011 09 23 a 13 59 00

Stando a quello che dice la Protezione civile in collegamento con la NASA, la finestra temporale sarebbe una sola, quella tra le 21.25 e le 22.03 di questa sera. Al momento il vecchio satellite si trova su un’orbita compresa fra 190 e 205 chilometri dalla Terra e i ricercatori ritengono che soltanto nelle prossime ore sarà possibile avere dati più precisi sui punti di impatto. La probabilità che un frammento colpisca un essere umano è stata calcolata in 1 su 3200. Tutti raccomandano di stare in casa e ai piani più bassi. I pezzi del satellite che non si disintegreranno con l’attrito in atmosfera, potrebbero essere molto caldi, grossi (pesare anche intorno ai 100 kg) e pericolosi. La NASA raccomanda inoltre di non toccare nulla in caso uno di questi detriti cada nelle nostre vicinanze. 
Da tutta sta storia che ha veramente del paradossale, spero solo una cosa: poter vedere alto nel cielo la scia di pezzi incandescenti che cadono e che poi si disintegri tutto prima di toccare il suolo. Sarebbe un bel “San Lorenzo” fuori programma. In ogni caso stasera, elmetto in testa, esco a guardare che succede dal mio giardino. Voi tenetevi aggiornati col sito della Protezione civile che ho linkato più sopra.

STS048 MSFC 9254338 UARS lrg