A zonzo per Caorle
Lo scorso week-end mi sono concesso un improvviso quanto fulmineo break al mare, approfittando del caldo anomalo di questi giorni. Quest’anno, con le vacanze saltate completamente a causa dell’arrivo di Avril, sono rimasto proprio all’asciutto. E allora ho pensato che un po’ di aria di mare avrebbe fatto bene, prima di tuffarci in sei mesi di gelo siberiano (o quasi). Era anche ufficialmente la mia prima vacanza da papà e tutto sommato non è andata malaccio. Certo, non si può pianificare nulla, perchè praticamente ti porti dietro una bomba ad orologeria con timer guasto, posizionata dentro la carrozzina. Non sai mai quando esploderà: potrebbe succedere in spiaggia, nel silenzio più assoluto, oppure tra i tavoli del ristorantino con specialità marinare. O magari nella paninoteca dove ti sei appena seduto a mangiare un toast. O ancora subito dopo aver comprato una coppa di gelato da passeggio. A quel punto devi mollare tutto e badare esclusivamente le tue attenzioni all’ordigno, cercando di disinnescarne gli effetti più catastrofici.
A parte gli scherzi, Avril è stata più che brava e ci ha permesso di svagarci un po’. Io mi sono un po’ sfogato facendo foto tra le calli di Caorle, un paese che trovo delizioso soprattutto nella sua parte storica che grosso modo coincide con questa zona.
In particolare mi sono soffermato molto sullo splendido campanile tondo, alto circa 48 metri che è impossibile ignorare. Dai, giriamo per Caorle le sue calli e i suoi campielli.
Una parte decisamente più moderna.
Passiamo al campanile di stile romanico, adornato da eleganti aperture ben distribuite su tutta l’altezza. E’ impossibile non scorgerlo all’orizzonte quando si fotografa tra le viette del centro storico.
Avviciniamoci ancora di più.
Se vi state chiedendo se il campanile penda, ebbene si, come la torre di Pisa, anche il campanile di Caorle pende.
Il Duomo, completato nel 1038 circa.
Passiamo al litorale caorlotto e avviciniamoci al mare.
Ecco la fila di scogli scolpiti, ormai diventati una vera attrazione della città.
Scultori di tutto il mondo si ritrovano qui in luglio per aggiungere di anno in anno nuove opere d’arte. La manifestazione si chiama “Scogliera viva” ma non ha un sito ufficiale, nonostante abbia più di 10 anni al suo attivo. Peccato, sarebbe stato bello conoscere i nomi degli artisti e le sculture presenti sul posto, anche perchè ormai son tantine. Trovate numerose foto nel post che ho pubblicato tre anni fa.
Ecco il Santuario della Madonna dell’Angelo, costruita nel 1523 e poi riedificata nel 1751 dopo i numerosi interventi strutturali dovuti alla furia del mare.
Casualmente ho anche beccato un matrimonio.
Ho intercettato gli sposi dietro la chiesa, sul lungo mare.
C’era il fotografo ufficiale che diceva loro cosa fare e dove andare. E io seguivo la scena in disparte.
Poverini, chissà che caldo che avevano.
Ed eccoci finalmente in spiaggia, quella verso levante, l’unica che io abbia mai frequentato e a cui sono affezionato.
Come scrivevo in diretta l’altro giorno, la spiaggia era aperta ma già completamente abbandonata a se stessa. Nonostante i 28 gradi e il bellissimo sole, bagnini, sdraio, ombrelloni e alberghi han pensato bene di chiudere i battenti a metà settembre.
Questa era la popolazione in spiaggia domenica pomeriggio. Lunedì invece, c’era quasi il deserto (foto più sopra).
Anche la pulizia dell’arenile è stata interrotta 15 giorni fa e si vede.
Mentre passeggiavo, mi son volati sopra la testa a meno di 400 metri d’altezza, due caccia favolosi! Han fatto un casino madornale, però è stato eccitante. Direzione: Aviano.
Beh, ecco conclusa anche questa piccola scampagnata marinara. Se non siete mai stati a Caorle, vi consiglio di andarci. E’ un posto molto tranquillo e rilassante. Una piccola Venezia, ma senza il gran casino che la contraddistingue. Molti i ristoranti dove poter mangiare pesce ottimo.
A zonzo per Caorle
Lo scorso week-end mi sono concesso un improvviso quanto fulmineo break al mare, approfittando del caldo anomalo di questi giorni. Quest’anno, con le vacanze saltate completamente a causa dell’arrivo di Avril, sono rimasto proprio all’asciutto. E allora ho pensato che un po’ di aria di mare avrebbe fatto bene, prima di tuffarci in sei mesi di gelo siberiano (o quasi). Era anche ufficialmente la mia prima vacanza da papà e tutto sommato non è andata malaccio. Certo, non si può pianificare nulla, perchè praticamente ti porti dietro una bomba ad orologeria con timer guasto, posizionata dentro la carrozzina. Non sai mai quando esploderà: potrebbe succedere in spiaggia, nel silenzio più assoluto, oppure tra i tavoli del ristorantino con specialità marinare. O magari nella paninoteca dove ti sei appena seduto a mangiare un toast. O ancora subito dopo aver comprato una coppa di gelato da passeggio. A quel punto devi mollare tutto e badare esclusivamente le tue attenzioni all’ordigno, cercando di disinnescarne gli effetti più catastrofici.
A parte gli scherzi, Avril è stata più che brava e ci ha permesso di svagarci un po’. Io mi sono un po’ sfogato facendo foto tra le calli di Caorle, un paese che trovo delizioso soprattutto nella sua parte storica che grosso modo coincide con questa zona.
In particolare mi sono soffermato molto sullo splendido campanile tondo, alto circa 48 metri che è impossibile ignorare. Dai, giriamo per Caorle le sue calli e i suoi campielli.
Una parte decisamente più moderna.
Passiamo al campanile di stile romanico, adornato da eleganti aperture ben distribuite su tutta l’altezza. E’ impossibile non scorgerlo all’orizzonte quando si fotografa tra le viette del centro storico.
Avviciniamoci ancora di più.
Se vi state chiedendo se il campanile penda, ebbene si, come la torre di Pisa, anche il campanile di Caorle pende.
Il Duomo, completato nel 1038 circa.
Passiamo al litorale caorlotto e avviciniamoci al mare.
Ecco la fila di scogli scolpiti, ormai diventati una vera attrazione della città.
Scultori di tutto il mondo si ritrovano qui in luglio per aggiungere di anno in anno nuove opere d’arte. La manifestazione si chiama “Scogliera viva” ma non ha un sito ufficiale, nonostante abbia più di 10 anni al suo attivo. Peccato, sarebbe stato bello conoscere i nomi degli artisti e le sculture presenti sul posto, anche perchè ormai son tantine. Trovate numerose foto nel post che ho pubblicato tre anni fa.
Ecco il Santuario della Madonna dell’Angelo, costruita nel 1523 e poi riedificata nel 1751 dopo i numerosi interventi strutturali dovuti alla furia del mare.
Casualmente ho anche beccato un matrimonio.
Ho intercettato gli sposi dietro la chiesa, sul lungo mare.
C’era il fotografo ufficiale che diceva loro cosa fare e dove andare. E io seguivo la scena in disparte.
Poverini, chissà che caldo che avevano.
Ed eccoci finalmente in spiaggia, quella verso levante, l’unica che io abbia mai frequentato e a cui sono affezionato.
Come scrivevo in diretta l’altro giorno, la spiaggia era aperta ma già completamente abbandonata a se stessa. Nonostante i 28 gradi e il bellissimo sole, bagnini, sdraio, ombrelloni e alberghi han pensato bene di chiudere i battenti a metà settembre.
Questa era la popolazione in spiaggia domenica pomeriggio. Lunedì invece, c’era quasi il deserto (foto più sopra).
Anche la pulizia dell’arenile è stata interrotta 15 giorni fa e si vede.
Mentre passeggiavo, mi son volati sopra la testa a meno di 400 metri d’altezza, due caccia favolosi! Han fatto un casino madornale, però è stato eccitante. Direzione: Aviano.
Beh, ecco conclusa anche questa piccola scampagnata marinara. Se non siete mai stati a Caorle, vi consiglio di andarci. E’ un posto molto tranquillo e rilassante. Una piccola Venezia, ma senza il gran casino che la contraddistingue. Molti i ristoranti dove poter mangiare pesce ottimo.