Il giro della Tofana di Rozes (1)
Finalmente di nuovo per sentieri. Ieri sono stato tutto il giorno tra le guglie accuminate dell’Ampezzano a godermi una splendida giornata di sole, anche se con un po’ di velatura in quota. Mi ero ripromesso di arrivare sul luogo e decidere il da farsi. Una volta là, ho optato per il giro completo intorno alla Tofana di Rozes, la più bella e famosa delle tre Tofane. Ma l’escursione non si è conclusa lì: intorno al tardo pomeriggio, solo salito sul versante opposto della piana di Falazarego, per fotografare meglio il tramonto sulla Tofana. E ne è valsa decisamente la pena. In tutto percorrerò oltre 16 km. Questo post sarà inserito anche nella sezione “Corso fotografico” perchè pubblicherò molti dati sui settaggi che ho usato per fotografare la fase del tramonto. Ho anche sperimentato un po’ con la mia D90, giocando con bilanciamento del bianco, con i tempi e viraggi. Ma adesso partiamo per questa bellissima escursione che vi regalerà tantissime immagini cariche di colore, storia e avventura. Go, go, go!
Sono le 7,20 quando esco di casa. Il cielo, come promesso dal Meteo Trentino, è sereno, con qualche velatura alta. La temperatura è intorno agli zero gradi e in giro c’è pochissima gente. Solitamente non esco in escursione la domenica, preferendo il sabato, e quindi oggi mi ritrovo a non potermi fermare dal panettiere per comprare il pane fresco. Filo quindi via dritto per la Val di Fassa. Eccomi a Moena, dove scorgo da lontano un Sassolungo già baciato dal sole.
Ma anche le punte del Catinaccio alla mia sinistra non sono da meno.
Meriterebbero sicuramente una sosta fotografica più approfondita, ma ho solo il tempo di “sparare un clic” senza inquadrare mentre sto guidando. E quel che ne esce è già un mezzo miracolo. Si vede la Roda de Vael, Mugogn e la Cima Catinaccio.
Eccomi a Vigo. Sulla mia sinistra, sempre il Catinaccio illuminato dal sole che sorge. Ora capite perchè li chiamano Monti pallidi?
Passo tutta la Val di Fassa e salgo verso il Passo Fedaia (2057 metri). Qui i larici sono già molto gialli. Non pensavo che la stagione in quota fosse così avanti. Speriamo di trovare una buona situazione fotografica anche sul Falzarego che è alla medesima altezza.
Eccomi ai piedi di sua Maestà la Marmolada, la cima più alta di tutto il Trentino Alto-Adige: 3343 metri.
Il lago di Fedaia con la Marmolada e il Gran Vernel.
Ma dopo un’ora e 40, ecco spuntare il Lagazuoi.
Là sopra si vede la stazione d’arrivo della Funivia del Lagazuoi, che porta gli escursionisti direttamente al Rifugio omonimo a 2757 metri.
Parcheggio poco più avanti. La temperatura è meno fredda di quel che pensavo. C’è 1 grado e molto presto mi toglierò sia la giacca, che l’intimo tecnico. Alla fin fine sarà una giornata dove soffrirò il caldo in modo assurdo! Eccomi all’inizio della mia escursione. Sono sotto il Col dei Bos (2559 metri) e davanti a me ci sono tre escursionisti che stanno andando a fare la ferrata Lipella, via molto bella e panoramicissima. Sarà uno dei rarissimi incontri di oggi.
La situazione larici è ambigua: alcune zone hanno larici ancora quasi verdi. Altre vedono i larici quasi spogli. Dipende molto dall’esposizione al sole e dalle temperature di questi giorni. Per chi fotografa sono particolari importanti. Il larice è la pianta che colora ogni inquadratura autunnale in montagna. Sopra la mia testa spostata a destra, si vede già l’imponente presenza della protagonista di oggi: la Tofana di Rozes, 3225 metri. E’ la più famosa e bella delle tre Tofane, ma va sottolineato che è anche la più bassa, anche se di poco. La Tofana di Dentro misura ben 3238 metri e quella di Mezzo arriva a 3244. Di poco quindi, ma la Rozes è la più piccola tra le Tofane.
Sotto i miei scarponi l’erba crocchia. Non fa freddo ma la brina nelle zone in ombra è ben presente.
Un comodo e invitante sentiero si addentra nel primo tratto di bosco che devo attraversare per arrivare ai piedi della Tofana.
I profumi del bosco mi circondano completamente, accompagnati dallo straordinario silenzio della natura. Il cielo azzurrissimo e lo splendido sole sopra la mia testa rendono tutto ancora più bello.
Lo stretto sentiero si trasforma ben presto in comoda strada bianca. Davanti a me la Tofana di Rozes.
Passo sotto una galleria scavata dagli alpini durante la grande guerra. Oggi vedrete tantissimi reperti di quel tremendo periodo che causò migliaia di morti proprio in queste zone.
Sulla destra, ecco la galleria di cui vi ho appena parlato. Là in fondo il monte Averau, già lambito da me in una precedente escursione.
Ora che sono fuori dal bosco, posso vedere chiaramente davanti a me la Tofana in tutto il suo splendore.