Al Parco faunistico Natura Viva (2)
Riprendo il post di alcuni giorni fa, per continuare a raccontare attraverso le immagini, la mia giornata al Parco Natura Viva di Bussolengo. Qui la prima parte.
Dopo aver osservato divertito lo spazio adibito ai Suricati, arriviamo in una zona dove si concentrano vari animali.
Ecco delle Bertucce
Due Sitatunga, una specie di antilope anfibia nota per i salti altissimi che fa quando è in fuga nella savana.
Poi passiamo dalle testuggini giganti africane. Gli adulti possono raggiungere i 90 kg di peso.
Poi è la volta della Gru della Manciuria, una delle Gru più rare al mondo. Spesso questi parchi faunistici fungono proprio da ambiente protetto per la conservazione della specie, più che mostra di animali per i visitatori.
Incontro anche l’elegante cigno con tutta la sua famigliola.
Sono ormai le 11 e il sole inizia a scaldare veramente. Eè tempo di abbandonare momentaneamente gli animali, perché ora è previsto l’incontro con Licia Colò che spiegherà l’iniziativa sposata da Thun per la salvaguardia del Panda Rosso. Arriviamo giusto in tempo per sentirla parlare.
Donna ancora affascinante, devo dire, nonostante i suoi 51 anni. Io l’ho conosciuta, un po’ come tutti, con la trasmissione per bimbi “Bim Bum Bam” condotta insieme al mitico Paolo Bonolis.
Dopo i discorsi di rito, Licia si presta a scattare foto e firmare autografi.
Mentre siamo tutti intenti a seguire Licia, succede l’imprevisto: il protagonista di giornata, mister Panda Rosso, decide di fare la sua apparizione in pompa magna, scalando il grande albero sotto cui stazioniamo. E tutti si fermano come per magia ad osservarlo in silenzio.
I Panda Rossi (4 in tutto) sono qui dal 1992 e si nutrono principalmente di bambù che viene coltivato direttamente dentro il Parco in grandi quantità. Sono originari dell’Himalaya ma anche del Tibet e di parte della Cina. I Panda Rossi qui ospitati si sono trovati talmente bene e a proprio agio che ogni anno fanno nascere diversi cuccioli. Ma non bisogna dimenticare che questa specie è rara e a rischio estinzione. Ecco perché occorro fondi per sostenerne la cura e il mantenimento.
Altra particolarità dell’animale è il suo secondo nome: Huo Hu, che in cinese significa Volpe di Fuoco. E infatti è proprio il Panda Rosso ad aver ispirato i creatori di Firefox, il celebre browser per navigare, nell’assegnargli questo nome.
Bellissima la sua coda molto caratteristica.
Nel frattempo, poco più in là, nel tendone adibito all’arte del dipingere, la Thun ha messo a disposizione delle copie grezze di Panda Rosso da dipingere con i colori acrilici.
I risultati però non sono sempre quelli sperati.
Anche noi riusciamo ad avere la nostra copia di Panda Rossi da dipingere a casa con comodità.
E’ tempo di riprendere il giro! E lo facciamo subito col botto. Eccoci nella zona della tigre siberiana. Non è semplice vederla, perché la zona a sua disposizione è molto grande, ma in questo frangente sono molto fortunato, perché sta per arrivare proprio vicino al vetro dove mi trovo.
E’ un’esemplare veramente spettacolare. Grossa, leggiadra ed elegante.
Tra me e lei c’è solo uno stupido vetro. Che paura!
La visione purtroppo non dura molto.
Dopo questo spettacolo, ne osservo uno decisamente meno bello: l’avvoltoio reale indiano, specie gravemente minacciata dall’estinzione.
E’ la volta del Tamarino imperatore, piccoli primati veramente buffi. Forse ve li ricorderete nella saga de “I pirati dei Caraibi” con quel fulminato di Johnny Depp.
Insieme a questo, c’è anche il Tamarino dalle mani rosse. Ecco mamma e figlio che vagano uno sopra l’altro.
Dopo esserci rifocillati di frutta a volontà, proseguiamo dentro l’ambiente preistorico, dove sono stati predisposti molto dinosauri a grandezza naturale. Ma di questo vi parlerò nell’ultima puntata del racconto. A presto!