Ripartenza

Maggio 20, 2016 0 Di Momo

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Era un giorno di fine aprile di 11 anni fa e la mia vita è inciampata in un grande, enorme buco nero. Dentro ci sono cadute le mie certezze, le mie gioie e tutte le mie speranze di felicità e serenità futura. Nulla aveva più senso: le mie foto, la mia passione per la montagna, il mio lavoro, la mia casa, i miei mac, il giardino… Non c’era più nulla se non un grande enorme senso di vuoto. Quel nero ha lasciato in me una scia potente, marcata, indelebile e mai in quei mesi avrei pensato di ritrovare il sole di fronte a me.
Ma la provvidenza un giorno ha pensato bene di guardarmi in faccia e una sera, uscendo per caso con amici, ho visto te, seduta ad un tavolino di un pub. Avevi un vestitino nero, spalline sottili, infradito, un’espressione leggera e curiosa. Eri in mezzo ad altre ragazze ma loro, chissà perché, erano sfuocate ai miei occhi, quasi assenti. Quella sera mi si è mosso qualcosa dentro, leggero, lieve, quasi inconsistente, ma da quel momento ho iniziato a interagire nuovamente col mondo esterno. La stessa sera abbiamo addirittura ballato insieme una baciata! Quello è stato l’istante in cui ho iniziato la lenta risalita verso la mia ripartenza. 

Nei mesi successivi hai saputo attendere tra i miei silenzi e le mie ricadute e poi sono tornati i miei sorrisi, le mie certezze e una grande voglia di ricostruire la mia vita. Grazie a te ho imparato ad amare nuovamente, ho ripreso a vedere il mio futuro in altro modo e poi mi hai fatto il regalo più importante: farmi diventare papà. Una gioia immensa che raggiungi solo se hai una persona accanto che ti ama veramente e di cui ti fidi oltre ogni limite. 

Ed ora eccoci qui, ad attendere i nostri “si” davanti a due anelli luccicanti e a quattro testimoni. Domani mattina, appena ti vedrò vestita di bianco mi mancherà il fiato e speriamo di trovare da qualche le forze per non farmi sopraffare dall’emozione. Sarà dura con la nostra bimba che ci guarda e si chiede cosa stia succedendo.

Un giorno, riguardando le foto che ci faranno, spiegherò ad Avril che quello che è successo quel giorno è stato un piccolo grande miracolo, un traguardo frutto del caso, o forse del fato. Chissà. 
La nostra storia vera inizia domani, amore. Io ci credo con tutto me stesso, nonostante tutto quello che mi è accaduto. Anzi, forse grazie proprio a quello io ho la consapevolezza piena. Ora penso solo a noi e alla nostra felicità. Alla nostra piccola bimba e alle tantissime cose che faremo insieme da qui in avanti. L’amore è condivisione e io non potrei vivere senza. Ti amo Sara. Preparati a sentirlo dalla mia voce e a guardarmi negli occhi quando te lo dirò. Vedrai un uomo ridiventato tale grazie a te.