Breaking bad. Una serie spettacolare
Ho iniziato a vedere Breaking bad su consiglio di un amico circa tre mesi fa e oggi, dopo 5 stagioni guardate (62 episodi) tutte di fila, l’ho concluso. Questa serie TV, vincitrice di una valanga di premi, mi ha letteralmente sconvolto. Prima osservavo l’immagine che poi ho messo all’inizio del post e vedere questi due attori insieme, sorridenti e in quella posa, fa stare bene. Chi non ha visto Breaking bad mi starà prendendo per pazzo, ma vi assicuro che questa serie TV ha avuto la capacità di unire in una sola figura il protagonista con l’antagonista, la persona di cui solitamente “si fa il tifo” con quella che più si odia. La storia è intricata in modo spettacolare ma mai difficile da seguire e ogni volta che finivo una puntata dicevo tra me e me: meno male che ho una vita tranquilla e legale al 100%. Si, perché Breaking bad (con un sottotitolo che mai fu più azzeccato “Reazioni collaterali”) narra di cosa può succedere ad una normalissima famiglia americana nel momento in cui si intraprendono strade non più canoniche. C’è della violenza, certo, c’è del sangue, della crudeltà, e tanti altri begli aggettivi di quelli che non sono graditi alle signorine per bene. Ma vi assicuro che in mezzo a tutto ciò ci sono anche straordinarie interpretazioni e intrecci storici e narrativi di altissimo livello. Che poi, alla fin fine, è ciò che io cerco in ogni film o serie TV che guardo. Dopo Lost, penso sia la serie TV che più mi mancherà.
Vi consiglio vivamente di guardarla, se ancora non l’avete fatto. Non ve ne pentirete. E alla fine, sentirete la tremenda mancanza del signor Walter White, del suo socio Jesse Pinkman, dell’avvocato Saul Goodman, della città di Albuquerque e di tutti gli altri protagonisti. Straordinario, veramente straordinario.