Ai piedi del Pelmo (1)
Questa mattina sono partito alla volta del passo Staulanza in Val di Zoldo, punto di partenza della mia escursione ai piedi del Pelmo. La zona era per me completamente nuova e per questo motivo ieri mi sono studiato per ore con l’aiuto di RealityMapViewer quello che avrei potuto vedere percorrendo i sentieri della zona. Alla fine ho scelto di fare il facile sentiero ai piedi del Pelmo come primo approccio alla zona. Per arrivare sul posto ho percorso il Passo S. Pellegrino intorno alle 8 circa. Il cielo era completamente sgombro da nubi, come nelle previsioni.
Purtroppo però, durante il corso della giornata il meteo farà le bizze. Dopo 40 minuti, eccomi ad Alleghe, caratteristico paese adagiato sull’omonimo lago.
Dopo altri 20 minuti, ecco comparire davanti ai miei occhi, l’inconfondibile sagoma del Pelmo.
E dopo un’ora e 40 minuti di viaggio, eccomi al Passo Staulanza, metri 1766.
Il sentiero che farò oggi è il n. 472 e un pezzetto del n. 471, i quali mi faranno fare quasi il giro completo del Pelmo. Percorrerò il giro in senso anti-orario, come fanno praticamente la totalità o quasi delle persone che vogliono fare quest’escursione. Parto che sono le 9.30.
Il primo pezzo del percorso si sviluppa sotto il bosco e non lascia intravvedere quasi nulla di ciò che si ha attorno.
Lungo il sentiero sono presenti numerosi ponticelli che aiutano gli escursionisti a passare le zone paludose.
Dopo una ventina di minuti, finalmente si apre un po’ di panorama sulla mia destra. Riesco a vedere l’inizio del gruppo del Civetta, ma purtroppo un banco di nuvole basse mi copre la visuale. Sarà una costante per tutta la giornata.
Ecco il Civetta per intero o quasi.
Quello che avrei dovuto vedere era fatto grosso modo così:
Il sentiero prosegue abbastanza noiosamente alzandosi gradatamente.
Il Pelmo lo vedo solo in rari casi e molto di sfuggita. Spero che più avanti la situazione migliori.
Ad un certo punto, dopo circa 30 minuti di cammino, incontro la deviazione verso le orme dei dinosauri. Non posso lasciarmi scappare questa occasione e mi incammino, anche se ho letto sul web che non ne varrà molto la pena.
La direzione è proprio contro la parete del Pelmo, quindi ci alzeremo di quota di parecchio rispetto al sentiero che stavo facendo.
Sinceramente non so cosa aspettarmi da queste orme di Dinosauro, ma la curiosità è tanta. Ora vedo tutto il lato Ovest del Pelmo. La parte destra è sporcata da nuvole bianche. Speriamo se ne vadano!
Dopo circa 30 minuti di salita decisa, Sembra sia arrivato al luogo famoso.
Le impronte scopro essere sulla facciata di un grande masso piatto.
Eccole.
Fatico ancora un po’ per raggiungerle e cerco di stare attento a non scivolare. Il terreno è inclinato e sdrucciolevole.
Eccomi qui.
Embeh! Tutto qui? Una serie di buchi su una roccia?
Guardiamoli un po’ più da vicino, magari vediamo il segno di qualche zampata.
Boh, sembra che i dinosauri che hanno lasciato queste impronte, fossero del tipo “piccola taglia”, piuttosto che i mostri che siamo abituati ad immaginare. Magari era una cosa del genere.
O anche più piccolo. Ecco una delle ormette da molto molto vicino.
Vedete qualcosa? Io no!
A presto per la seconda parte del foto racconto.