Barbecue del Primo Maggio
Buonasera gente! Oggi giorno di festa passato in giardino. Quando arriva la primavera e si abita al piano terra con a disposizione un po’ di verde appena fuori dalla porta di casa, vi posso assicurare che il giardino diventa un’estensione dell’appartamento stesso. Inizi a goderti la natura e tutto quello che di bello può offrirti, se poi associ a questo anche un buon pranzo a base di carne alla griglia con strudel di mele finale e un po’ di sano giardinaggio per concludere, ecco che la giornata vola in un lampo da tanto si è fatta piacevole. Ecco alcuni scatti della preparazione del pranzo con l’aiuto del mio barbecue esterno, che è entrato in funzione proprio oggi per la prima volta quest’anno.
Quando c’è un barbecue da fare in famiglia, sono io l’addetto alla cottura della carne. Mi permetto di darvi qualche consiglio su come procedere. Solitamente accendo il fuoco con piccoli pezzi di legno, poi aggiungo del carbone sopra i pezzi di legno infuocati e soffio subito vigorosamente con un phon.
L’effetto è quello di una fucina, con le fiamme che aumentano all’inverosimile, e centinaia di micro scintille che partono in ogni direzione (ocio ai vestiti). In questo modo si diminuisce vertiginosamente il tempo di attesa per la preparazione della brace per cuocere la carne. Infatti, tutti i bravi fuochisti addetti al barbecue, sanno che la carne va cotta senza fiamma ma solo con il calore del carbone. Il carbone è pronto quando diventa bianco in superficie, come i pezzi che vedete qui sotto al centro della foto.
A questo punto, quando la legna praticamente non esiste più, si può stendere la montagnetta di carbone ardente (attenzione che sia uniformemente incandescente e che ce ne sia a sufficienza), e iniziare a cuocere. La griglia va tenuta a circa 15-20 cm dalla brace e poi all’occorrenza può essere abbassata. La prima carne che dev’essere cotta sono le puntine di maiale, poi le salsicce, poi le bistecche di pollo o tacchino. Ecco alcune puntine all’inizio della cottura.
La carne non dovrebbe mai diventare nera in nessun punto, altrimenti sarà amara, oltre che potenzialmente cancerogena. All’inizio è bene scottarla sia da una parte che dall’altra. Ecco come si presenta la carne dopo alcuni minuti di cottura sulla brace.
Altro consiglio è quello di mettere la carne a macerare qualche ora prima con olio, sale, pepe, rosmarino e salvia. Io aggiungo anche un po’ di Ariostina. Recentemente ho scoperto una bontà spaziale: la pancetta alla brace. Bisogna farsi tagliare della pancetta dal macellaio, alta circa 5mm e poi va cotta grosso modo così.
Vi assicuri che è un’esplosione di sapore pazzesca. Provare per credere. Ecco la luganega alla cottura. Qui in trentino non può certo mancare. Attenzione a non farla seccare troppo, ma anche a non cuocerla poco.
Fare la carne alla griglia non è sicuramente sbrigativo. Mediamente occorrono circa 30-40 minuti, perché la carne va cotta lentamente, girandola spesso e non va usata mai la fiamma ma solo il calore. Ecco le bistecche di tacchino mentre cuociono.
Questo è l’aspetto che devono avere a fine cottura.
Beh, spero di avervi dato qualche dritta per cuocere al meglio la carne alla brace. Ultimo consiglio: non utilizzate mai alcol o altro materiale infiammabile per aumentare la fiamma. E’ molto pericoloso. Piuttosto usate il phon come faccio io, con getto di aria fresca, altrimenti il phon si surriscalda subito.