Olimpiadi di Londra 2012. Le infrastrutture (5)
Qui il post introduttivo sulle Olimpiadi.
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Qui il post su VILLAGGIO OLIMPICO, RIVERBANK ARENA, WATER POLO ARENA.
Dopo aver passato in rassegna con dovizia di particolari le infrastrutture del Parco Olimpico allestito per Londra 2012, eccoci alla struttura regina della manifestazione, l’opera ingegneristica che più delle altre ha messo a dura prova il team di professionisti che ci ha lavorato per molto tempo (anche se a sentire loro, il tempo a disposizione era pochissimo): lo Stadio Olimpico! Oltre allo stadio concluderemo con una chicca: la costruzione di Orbit, il monumento simbolo di questi giochi. Si parte!
STADIO OLIMPICO
Creare uno stadio olimpico, economico, smontabile, ecologico e con una sede incastrata tra due anse di un fiume, poteva sembrare una missione impossibile. Eppure è proprio questo che hanno fatto il team di ingegneri e architetti scelti per realizzare lo Stadio Olimpico per i giochi di Londra 2012. In questo stadio si svolgeranno tutte le gare di atletica ma anche la cerimonia di apertura, affidata al regista Danny Boyle (The Millionaire, 127 ore, The Beach, Trainspotting), e la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici. Vediamo com’erano i rendering e i progetti inizialmente.
I quattro anelli che vedete “per aria”, saranno quelli che verranno smontati alla fine dei giochi per ridurre il numero dei posti a sedere da 80.000 a soli 25.000. Uno stadio così grande avrebbe infatti costi di manutenzione troppo elevati per l’uso previsto dopo i giochi. E’ infatti stato deciso che la squadra di calcio West Ham diverrà l’utilizzatrice unica dell’impianto. Ecco una piantina dell’intera zona. Lo stadio sarà accessibile tramite 5 ponti.
I progettisti hanno dovuto lottare come pazzi per farci stare uno stadio da 80.000 posti in questo sito. L’adiacenza con i fiumi accanto, ha complicato notevolmente le cose. Se poi ci aggiungiamo che per la sua caratteristica “smontabile”, tutti i servizi quali ristoranti, bar, sale di servizio, servizi igienici ecc sono stati spostati fuori dallo stadio, ecco che si ha la chiara visione di un rompicapo da migliaia di pezzi. Questa qui sotto è la splendida visione del rendering totale dello stadio.
La copertura esterna era stata pensata per essere fatta da grandi tessuti non tessuti stampati. Poi si è addirittura pensato a enormi schermi in grado di proiettare immagini e grafica, ma vista la crisi che ha colpito l’intera Europa, l’idea è stata accantonata.
Al suo posto sono stati scelti coloratissimi striscioni arrotolati su se stessi, che poi nella realtà son diventati bianchi.
Anche l’impianto luci è variato rispetto a questi disegni.
Ma ora partiamo con la carrellata di foto della costruzione vera e propria, iniziata nel maggio 2008. La montagna enorme di terra che è stata asportata per fare spazio alla “conca basale” dello stadio, è stata completamente bonificata e decontaminata (in questo sito in precedenza c’erano industrie non troppo pulite!) e riutilizzata in altre parti del Parco Olimpico.
Ecco il terreno pronto per la costruzione dello stadio.
Per la parte metallica dello stadio, è stato utilizzato acciaio ultraleggero in quantità molto ridotte rispetto a strutture analoghe. Per la struttura circolare bianca sono invece stati usati tubi del gas in eccesso provenienti dalla città di Londra.
Qui si vede molto bene la tensostruttura che dovrà reggere la copertura dello stadio e tutto l’impianto luci e audio. Una vera sfida mettere tutto quel peso sopra cavi d’acciaio sospesi sopra le teste di migliaia di persone!
Ecco i mega tralicci dell’impianto luci.
Ed ecco il loro posizionamento sopra la struttura di cavi portanti.
Si inizia con la copertura composta da una membrana di polimeri. Più che agli spettatori, la copertura è utile agli atleti, perché evita influenze sui risultati di gara da parte del vento.
L’installazione delle sedie.
La sistemazione del campo di gara.
La costruzione dello stadio è terminata nel marzo 2011. Al suo interno si sono già svolte varie manifestazioni di prova in vista delle Olimpiadi.
La suggestiva illuminazione sospesa sui cavi.
Ecco gli striscioni installati all’esterno dello stadio. Una soluzione che non è piaciuta a tutti, ma che si è rivelata la più economica per evitare di lasciare spoglio l’esterno dello stadio.
E con questa bellissima immagine abbiamo terminato questa lunga carrellata di foto che ci hanno mostrato come sono stati costruiti tutti gli impianti sportivi che verranno utilizzati a Londra 2012. Ma manca ancora il fiore all’occhiello, la ciliegina sulla torta. Orbit!
ARCELOTMITTAL ORBIT
Orbit è un’imponente torre rossa di acciaio disegnata dal noto artista indiano Anish Kapoor. La torre/scultura pedonabile svetta a 115 metri d’altezza accanto allo stadio olimpico e ospiterà due punti di osservazione. Con la sua struttura, raffigurante i 5 cerchi olimpici, caratterizzerà lo skyline di Londra ed entrerà a far parte delle strutture più alte del Regno Unito. Vediamo anche in questo caso com’è stata costruita. Partiamo dalle idee scaturite all’inizio del progetto che erano profondamente diverse. Ecco una “torre traliccio” che a dire il vero, era abbastanza bruttina.
Decisamente più creativo questo doppio cono con le bolle.
Ma l’idea che ha vinto è stata questa. Qualcuno dalle parti di Parigi ha commentato sarcastico: “Una torre Eiffel dopo un attacco nucleare”.
La torre in tutta la sua imponenza.
Il costo della torre Orbit si è fermato a 22,7 milioni di sterline, quasi tutti pagati dal magnate dell’acciaio Lakshmi Mittal, CEO della ArcelorMittal. Se passate per Londra in questi giorni potrete salire sulla torre al prezzo di 15 sterline.
Le fasi della costruzione.