Ai piedi della Marmolada (3)
Qui la prima parte. Qui la seconda.
Dopo essermi rifocillato, mi sbrigo a radunare le cose e a ripartire. Mi sono drammaticamente accorto che sono le 13.25 e sarà durissima arrivare al Passo Ombretta e tornare alla macchina entro le 17.30, mio orario limite di oggi. Ingrano la quarta e salgo verso la Marmolada. Devo fare quasi 700 metri di dislivello in salita.
Il sentiero è inizialmente abbastanza docile, ma poi inizia a salire brutalmente con tornanti secchi.
I miei quadricipiti, già provati dalla salita al Passo San Nicolò e la discesa fino alla Malga Contrin, mi lanciano sinistri avvertimenti. Questa foto vi aiuta a capire meglio la strada che ho già fatto. E manca tutto il percorso fatto dall’auto al Passo San Nicolò!
Salgo ancora. Il ghiacciaio della Marmolada rilascia acqua in quantità. Ecco l’ennesimo torrente che scende dall’alto.
Una panoramica da dove sono in questo momento. Alla mia sinistra ci sono le pareti del Col Ombretta. Alla mia destra quelle del Gran Vernel. Davanti a me il Col Ombert e il gruppo Cima Uomo (quello con la neve).
Sono le 14. Sono sfinito e penso che devo anche tornare indietro e che non è tutta discesa. Mi concedo ancora t15 minuti di salita poi dovrò fare dietrofront, ed è ormai evidente che non riuscirò a raggiungere il Passo Ombretta e i suoi stambecchi. Mannaggia, ho perso troppo tempo in giro a fotografare.
Finisce la parte ripida del sentiero che ho fatto decisamente in poco tempo. Forse che forse arrivo al passo per il rotto della cuffia? Dovrebbe essere lì, in quella insenatura là sopra. Mi ricordo un mega ghiaione…
Ma dopo altri 3 minuti di cammino un cartello mi stronca decisamente i miei piani. Stando a quello che leggo, ho ancora un’ora!!! di cammino per arrivare al passo. Orca, non ricordavo così tanta strada. Proseguo ancora un po’ per forza d’inerzia. Mi spiace un sacco non poter procedere.
L’ambiente qui sopra è veramente bello, selvaggio, unico. Mi fermo ad un altro torrente per dissetarmi. Sono stanchino.
Questa sarebbe la via della continuazione, ma io devo tornare a casa. Mi attendono ore di cammino e le mie gambe non sono molto contente. Neppure i miei piedi.
In meno di 15 minuti sono nuovamente nella zona dove ho pranzato, ma ho un attacco di crampi ai quadricipiti. Non posso fermarmi perché il dolore aumenta. Proseguo tra gli urletti. Sembro uno che cammina scalzo sui ceci.
Saluto la parete sud della Marmolada. La prossima volta non mi freghi: partirò da Alba di Canazei, salirò per la Val Contrin e ancora su fino al Passo Ombretta. Molta meno strada da fare.
Quando posso evito il sentiero e cammino sull’erba: i piedi fan meno male.
Fotografo ancora scorci che all’andata ho tralasciato.
Poi comunque la luce è cambiata rispetto a stamattina. Ecco il gruppo del Sassolungo.