Ai piedi della Marmolada (1)
Con un po’ di ritardo, ma ecco il foto racconto della bella escursione fatta sabato e contrassegnata da una giornata meteorologicamente bellissima. Incerto se puntare ad una cima, con il rischio di trovare neve o stare sui fondo valle e godermi le cime dal basso, ho fatto rotta sulla sempre splendida Val S. Nicolò (ultima volta qui oltre due anni e mezzo fa), con in mente una meta: Il Passo Ombretta e i branchi di stambecchi che stazionano in zona. Era anche l’occasione buona per farvi vedere questi luoghi con foto a larghezza 800 pixel, visto che le precedenti escursioni in Val S. Nicolò, le ho fatte quando il blog aveva ancora le foto minuscole (ma come facevo a pubblicare quei francobolli??). Ok, è ora di andare: zaino in spalla e si parte!
La sveglia mi butta giù dal letto alle 7. Guardo fuori, verso est: non c’è una nuvola, ma c’è parecchia foschia. Fortunatamente durante la giornata sparirà velocemente. Arrivo in Val di Fassa. Che giornata, ragazzi!
Dopo le solite tappe dal panettiere e dal macellaio, per pane e speck, in meno di 30 minuti sono già alla meta. Ecco la mia amata Val S. Nicolò, con i suoi fienili sparsi con una apparente casualità, i suoi pendii dolci e assolati, i suoi boschi rilassanti.
Fotografare la valle di prima mattina è un casino, perché il sole te lo ritrovi proprio in faccia. Molto meglio se ti giri di spalle, verso Pozza di Fassa.
In giro, quasi nessuno. lascio l’auto all’inizio della valle in un apposito parcheggio e mi incammino. La temperatura è già molto piacevole (15°) e non c’è vento. Là in fondo, si vede benissimo la punta del Col Ombert, conquistato nel settembre 2007.
Mi guardo intorno. Non passo da qui da due anni, ma non è cambiato poi molto.
I prati sono tutti fioriti. Tra le varie specie, mi colpisce sempre il Botton d’oro.
Cammino sulla strada asfaltata senza nessuna difficoltà. Questo è un posto che consiglio soprattutto a chi non vuole faticare in montagna, perché con una fatica pari allo zero, sei in un posto fantastico.
A lato della stradina, scorre il Rio S. Nicolò.
Il sole ancora basso, regala scorci molto suggestivi.
Sulle parti alte dei monti, noto ancora tante chiazze di neve. Forse ho azzeccato a non puntare a cime in questa stagione.
Sono a metà valle. I fienili qui, sentono il peso degli anni.
Ad un certo punto scorgo un movimento sulla mia sinistra. Tre marmotte si agitano nei pressi di una tana.
Cento metri più avanti eccone un’altra. Avrò modo di fotografarle di nuovo e da più vicino.
Entro nel bosco.
E velocemente arrivo nella parte terminale della valle.
Un bell’esemplare di Raponzolo orbicolare.
Un’altra marmotta!
Ad un certo punto inizio a salire verso la parte sinistra della valle, diretto al Passo San Nicolò. L’ mi attende una visione spettacolare. La prospettiva verso la Val S. Nicolò, cambia.
Il sentiero si addentra nel bosco e sale di brutto.
La rugiada del mattino, unita agli straordinari giochi di luci e ombre dati dal bosco e dal sole, mi incantano. Guardate che meraviglia questo fiore.
Sono diretto verso una zona molto detritica.
Arrivato in cima al crinale, esco da bosco e mi si apre una visione spettacolare.
Questa parte del costone montuoso è tormentato dalle acque, dalla neve e dall’erosione più sfrenata. Quello che più impressiona è la pendenza delle pareti.
Alcuni particolari.
Proseguo nel mio sentiero.
Dopo altri 15 minuti di cammino, sto per sbucare verso altri orizzonti.
Eccomi qui. Il gruppo Cima Uomo, e a sinistra ancora il Col Ombert. Ma la parte più scenografica del percorso deve ancora arrivare.
Proseguo per pratoni ancora più in alto.
Ogni tanto fotografo le splendide fioriture del posto. Qui siamo a 2400 metri circa.
Altri Botton d’oro. La loro altezza, rispetto a quelli incontrati all’inizio dell’escursione, è della metà! logicamente più in alto si va e meno favorevoli sono le condizioni climatiche.
Ecco finalmente il Passo S. Nicolò. Ancora 5 minuti di cammino e ci siamo. Nel frattempo altri ragazzi salgono dal sentiero che abitualmente facevo anche io in passato. Oggi ho voluto sperimentare un’altra via.
Questa è la parte terminale della Val S. Nicolò, vista dal Passo S. Nicolò.
A presto per le altre immagini e per la continuazione del racconto!