Il biscotto della felicità
Può il nome di un biscotto, scatenarti in testa all’improvviso un momento di circa 2 secondi di felicità? Ebbene si, e mi è appena successo. Questi mesi per me non sono dei più spensierati, forse lo avrete capito. Da molto tempo ho una spada di Damocle che pende sulla mia testa. E’ lì immobile e la sua immobilità non so se nasconda un improvviso cedimento oppure una salda ed eterna presa. Vivo ogni settimana nella speranza che questa situazione finisca ma per ora non sono stato accontentato. Un attimo fa, stavo pensando a tutto questo e mi è caduto l’occhio su un testo che conteneva la parola “crumiro”. In un millesecondo la mia immaginazione non ha pensato al significato vero e proprio della parola, ma si è ricordata dell’esistenza di un biscotto che ha lo stesso nome. Una volta in testa il biscotto, automaticamente e involontariamente mi si è aperto un mondo di luce e di felicità pura, la mia mente ha sobbalzato nel vedere tanta gioia e la mia bocca si è stirata in un mimetico sorriso. Ho visto un prato assolato, il cielo azzurro, mia figlia e la mia Moma su un plaid, ho visto i colori accesi e il gioco, ho visto la spensieratezza e ho provato una gioia irrefrenabile, enorme che ha spinto via ogni pensiero negativo… e all’improvviso tutto si è di nuovo spento.
Spesso, luoghi, profumi e oggetti ci portano in un mondo parallelo dove il tempo non esiste e dove i nostri ricordi, insieme alle nostre più grandi speranze e ambizioni, si intrecciano in un piacevolissimo e rilassante istante. Dicono che la felicità sia un battito d’ali. Niente di più vero.