L’incredibile voglia di vivere dei neonati
Da quando sono diventato papà (sono passati ormai due mesi, mizzega se vola il tempo!) posso osservare direttamente e giornalmente quanto delicata e indifesa sia la vita di un neonato. Nelle prime settimane di vita ti sembra di avere tra le mani una sottile scultura di cristallo che può rompersi alla minima vibrazione. Gli occhi sono sensibilissimi alla luce, le articolazioni sono piccole e delicate. La testa è ancora molto molle, la cartilagine delle orecchie è quasi trasparente da tanto è sottile, morbida e delicata. Ogni volta che accidentalmente tocchi qualche superficie con le parti del corpo della piccola creatura, ti allarmi e ti chiedi se abbia riportato danni. Durante le poppate si è sempre con la vigilanza al massimo, e così anche nella fase digestiva. Il timore è sempre quello di rigurgiti o soffocamenti accidentali. Per non parlare durante le ore di sonno nei primi giorni di vita.
Spesso la notte è capitato di alzarmi per verificare che la piccola Avril respirasse. Il suo piccolo corpo immobile e l’assenza completa di segnali di vita, mi facevano ogni volta temere. L’unica cosa che mi rinfrancasse era toccarla appena, e aspettare la reazione che puntualmente arrivava. Una improvvisa contrazione delle braccia verso l’alto, come per cominciare un applauso, accompagnata da un incassamento della testa. Uno spavento enorme, quindi, che si concludeva con l’immediata e ritrovata serenità. Un gesto veramente tenero da osservare, che ti fa capire quanto i bimbi appena nati siano suscettibili a qualsiasi cosa li circondi molto molto di più di noi adulti. I neonati in fondo hanno bisogno solamente di poche cose per iniziare il loro cammino verso l’età adulta: cibo, affetto e riposo. La prima voce di questo mini-elenco è la più importante. Il neonato deve (!) obbligatoriamente crescere almeno 120-150 grammi alla settimana e per farlo ha bisogno di 7-8 poppate ogni 3 ore circa. Alla scadenza delle tre ore (sembra abbiano in testa un orologio) il neonato inizia ad agitarsi e a dimenare testa, braccia e gambe.
Se non riceve attenzioni nei 5 minuti seguenti, inizia lamentarsi con piccoli rumori e lamenti. Se nessuno lo accontenta nel giro di altri 3 minuti, iniziano i pianti potenti, con urla a limite del soffocamento. La faccia diventa paonazza e il bimbo si irrigidisce tantissimo. Vi ho fatto questo piccolo discorso da neo papà, perchè di contro, ho avuto modo di ascoltare diverse testimonianze di dottori e gente comune, le quali mi han fatto capire quanta energia, forza e vitalità in realtà abbiano i neonati. Hanno tantissima resistenza sia fisica che mentale, sono protetti da una specie di “grande voglia di vivere” che può sopportare a lungo situazioni incredibili per le esigenze di un neonato. Non si spiega altrimenti il ritrovamento miracoloso avvenuto poche ore fa in Turchia, dove sotto le macerie del terremoto che ha fatto quasi 300 morti, è stata ritrovata viva una neonata di due settimane di vita, dopo 48 ore dal crollo delle sua abitazione (la vedete nelle immagini del post). Per tutto questo tempo non ha mangiato, era esposta al freddo e al buio. Ditemi se questa non è voglia di vivere.