Vita da papà
Nell’immaginario collettivo, specialmente in quello dei non genitori, esiste un’idea alquanto poco gradevole nella pratica del cambio del pannolino. Io che svolgo quest’attività con un certo orgoglio da ormai due settimane, posso dire che alla fin fine non è poi così male, anzi in alcuni casi è anche divertente. Forse questo dipende anche dal fatto che il contenuto del pannolino da sostituire è, per mamma e papà, estremamente importante e fondamentale per la salute del neonato. Trovare il pannolino sporco sia di pipì che di pupù, è un ottimo segno. E’ il segnale inequivocabile che il neonato sta bene, è ben idratato e il suo intestino funziona regolarmente, permettendo al piccolo di prendere i grammi di peso settimanali (minimo 120, meglio 150) necessari per un corretto sviluppo. Ecco perchè al cambio del pannolino sul volto di mamma o papà si stampa un bel sorriso di soddisfazione quando questo contiene sostanze organiche di ogni dove.
Poi con le nuove trovate commerciali, oggi giorno cambiare un bebè è diventato più semplice. Prendete questo attrezzo, che con un solo gesto isola il pannolino dall’ambiente evitando germi e cattivi odori.
Con circa 24 euro si acquista un contenitore con la sua prima ricarica. Una volta installata, non resta che inserire il pannolino nel mezzo del tubo di cellophane e girare in senso orario il meccanismo di chiusura. Questo sistema genera un lungo serpentone di salsicciotti pronto da gettare nel secco. Niente odori, niente sporco, niente batteri.
Ma a venirci in aiuto sono anche le salviettine umidificate pronte all’uso per la pulizia delle parti intime, oppure i pannolini stessi che con un comodissimo sistema di apertura/chiusura ti consentono azioni veloci e rapide. E che dire dei fasciatoi, indispensabili per cambiare, lavare e profumare la propria creaturina?
A proposito di fasciatoio. Vi voglio raccontare quello che mi è capitato alcune settimane fa, quando ho ordinato via web il fasciatoio per la mia bimba. I timori di non farcela ad averlo prima della chiusura estiva delle aziende, era fondatissimo. Ma alla fine, eccolo. Nella mail di conferma avvenuta spedizione il negoziante sottolinea più e più volte di fare attenzione al momento del ritiro del pacco e di firmare con riserva qualora il prodotto non fosse su bancale o presentasse evidenti segni di manomissione. Inoltre mi scrivevano di aprire il pacco davanti al corriere per controllare che la merce fosse integra. E così faccio. Un bel mattino il corriere suona al citofono, esco e vedo un giovanotto molto trafelato. E’ in ritardo. Da sottolinear che il pacco arriva dalla Sicilia! Arrivo dietro al furgone e vedo lo scatolone del mio fasciatoio della Pali. Naturalmente è sbancalato (!!!). Faccio subito presente che firmerò con riserva e il corriere non fa una piega. Poi chiedo di aprire il pacco davanti a me, ma il ragazzo dice che la sua azienda non permette queste pratiche. Se voglio, posso chiamare il numero verde e reclamare con loro. Andiamo bene! Aiuto il corriere trafelato a far scendere il pacco dal furgone. I rumori che sento non mi piacciono. Il fasciatoio sembra alquanto instabile e traballante. Sopra il pacco, a caratteri cubitali, c’è un cartello con scritto: NON SBANCALARE. Il corriere se ne va e io ho già la certezza che mi dovrò incazzare con qualcuno al telefono. Porto lo scatolone in giardino e inizio ad aprirlo. Ecco cosa mi si presenta davanti.
Non c’è un angolo sano.
Qui addirittura è tutto scollato.
Ecco il fasciatoio fuori dalla sua “confezione”.
Il mobile è aperto sulla schiena e di conseguenza i cassetti sono usciti dalle guide. Tutti gli angoli sono sacagnati e io sono incazzato nero. E mò? Chiamo il corriere imbufalito e sottolineo che hanno del personale che lavora con i piedi. Chiedo perchè il prodotto è stato sbancalato. La signorina mi risponde che dev’esserci stato un problema nel centro smistamento. E’ evidente che la centralinista non c’entra nulla e che non è al corrente del problema. Mi dice che devo rivolgermi a chi mi ha spedito il pacco, perchè poi loro si rivarranno sul Corriere per il pagamento del danno. Chiamo il negoziante on line, che devo sottolineare è stato scrupolosissimo, attento, sempre gentile ed educato. Si rammarica dell’accaduto e mi dice che farà di tutto per farmi recapitare un altro fasciatoio prima della chiusura agostana. Aggiunge anche che il fasciatoio sfasciato, posso tenermelo. Rimango incredulo.
Metto giù la comunicazione e rifletto. Ma cavolo, un corriere sbatacchia di qua e di là un pacco fragile, lo distrugge e chi ci rimette è l’azienda per cui lavora. Nel frattempo il negoziante “smercia” un secondo prodotto facendoselo pagare dal corriere stesso. Se tutti i dipendenti delle aziende di trasporto facessero così, primo i vari corrieri fallirebbero nel giro di qualche mese, secondo ci sarebbero delle impennate di acquisti incredibili. Insomma, col mio fasciatoio sfasciato, mi metto di buona lena e con l’aiuto della colla a caldo e del martello, cerco in qualche modo di renderlo utilizzabile. E ci riesco abbastanza bene.
Due giorni dopo, riarriva il corriere. Non c’è più il ragazzotto dell’altra volta. Che l’abbiano già fatto fuori? C’è un signore gentile e scrupoloso. Apre la porta del furgone e il mio secondo fasciatoio è lì, col suo bel bancaletto alla base. Il cartone che lo avvolge invece, mi fa tornare i sorci verdi. Incrocio le dita, firmo nuovamente con riserva e porto in giardino lo scatolone. Eccolo.
Ok, il corriere tratta da cani ogni cosa gli arrivi per le mani, ma anche le aziende non possono spedire la merce delicata in imballi come questi. Ci vogliono scatoloni più rigidi e basamenti più ammortizzanti. Apro la scatola. Il fasciatoio è sanissimo! Lo monto rapidamente, et volià!
Questo mobiletto ne ha fatta di strada. E’ partito da Udine dove lo producono, si è sparto tutto lo stivale fino in sicilia e poi è arrivato qui in Trentino. Questa è un’altra assurdità del commercio. Comunque sono un utente felice. Ora ho due fasciatoi che userò in questo modo: uno in bagno, con coperchio aperto e vaschetta sempre pronta per i bagnetti della popina. L’altro in cameretta in modalità fasciatoio.
Com’è che dicono? Non tutti i mali vengono per nuocere. Un doverosissimo ringraziamento a Tuttoinfanzia e al suo staff per la loro super gentilezza e disponibilità. Bravi ragazzi! Un pollice verso invece, per i dipendenti dei corrieri. A loro mando a dire: trattate i pacchi come se all’interno ci fosse il più fragile e bel regalo che ci sia per la vostra fidanzata! Mannaggia a voi!