Il divano blu abbandonato
La settimana scorsa stavo facendo jogging lungo una strada interna della valle dove abito. E’ una strada poco trafficata e molto bella paesaggisticamente parlando. Ad un certo punto i miei occhi scorgono un ombra dentro la boscaglia a pochi metri dal ciglio della strada. Anche se ero in piena attività agonistica e la voce dell’App Nike+ installata nell’iPhone mi ricordava che la mia media in km/ora era in calo, ho girato la testa per un attimo e sono rimasto sbalordito. Buttato in mezzo al verde c’era un divano blu, completo di cuscini e tutto il resto. Era riverso gambe all’aria nell’erba alta sotto alcuni abeti e i cuscini giacevano accanto alla struttura. Non presentava ne segni di usura, e non era nemmeno sporco. Probabilmente era lì solo dalla notte precedente.
Vi assicuro che da queste parti una scena del genere è veramente rara e per questo probabilmente così impattante. Ho proseguito la mia corsa senza fermarmi (mi sarei rovinato completamente la media!) ma ho continuato per tutti i 6 km rimanenti a chiedermi come ci fosse finito in quel posto, un divano blu in discrete condizioni. Mi son detto, che forse quel divano era stato vittima di un gesto di rabbia. Magari una mamma stufa di vedere il figlio sdraiato sul divano, ha caricato il suppellettile su un pickup e l’ha abbandonato, come si farebbe con una bestia non voluta (ahimè succede ancora) o un sacchetto dell’immondizia. Forse più semplicemente il divano aveva stufato i suoi proprietari, con quel blu così sfacciato che male si intonava con la mobilia. O forse è stato semplicemente rimpiazzato da un più moderno divano in pelle con pediera e casse acustiche affogate nella struttura.
Sta di fatto che quando son tornato indietro e l’ho rivisto ancora lì, oltre a fare questa foto con l’iPhone, l’ho riguardato come si guarderebbe un cane abbandonato: con tristezza e incapacità. Mi son anche detto che quell’aggeggio blu-intenso buttato in quel luogo, avrebbe avuto le ore contate. Ed in effetti tre giorni dopo, al mio puntuale passaggio da runner, il divano era sparito. L’inciviltà qui in valle era stata sconfitta ancora una volta. In modo rapido, radicale e puntuale. Mi son messo il cuore in pace.