Il suono della vita

Maggio 6, 2011 0 Di Momo

Tolerancia inmunologica

Quello che state per ascoltare è il miracolo della vita che nasce. Sentirete il cuore della mia futura creatura, registrato con iPhone 4 all’interno dello studio ecografico dell’ospedale. Io ho avuto l’onore di sentirlo a due mesi dal concepimento ed è stata una emozione fortissima. Mi son scese le lacrime, anche perchè il tutto è avvenuto in un momento un po’ drammatico che fortunatamente è finito bene. La sequenza audio è stata doppiata per carpirne meglio ogni sfumatura e farla durare un po’ di più.

Avete sentito che velocità? Impressionante! Pensate che normalmente un cuore umano batte circa 72 volte in un minuto. Quello di un feto arriva tranquillamente a 140-160 battiti al minuto ed è udibile durante l’ecografia già alla terza settimana di gestazione. Mano a mano che i mesi passano, le pulsazioni calano, fino a 110 battiti circa al momento del parto. Pensate che il cuore è tra i primissimi organi a formarsi nell’embrione. Praticamente c’è questo esserino di pochissimi decimi di millimetro che è tutto cuore. Qui sotto vediamo il tracciato ecografico, fatto in una successiva ecografia.

Ecocuore 3

E questo è un particolare del cuore: si vedono chiaramente le due cavità nere a punta, che corrispondono ai ventricoli

Ecocuore2

Ecco le cavità ancora più da vicino. Durante l’ecografia morfologica, l’esame ecografico in cui si controllano tutti gli organi del nascituro, il cuore del feto viene scandagliato nei minimi dettagli, per capire se ci siano tutte le parti che compongono quest’organo fondamentale per la vita.

Ecocuore1

Le ecografie durante la gravidanza solitamente sono tre, ma spesso ci si ritrova ad averne fatte decisamente di più. E’ anche il mio caso. Lo screening ecografico viene fatto con macchinari tipo questo qui sotto, che usano gli ultrasuoni per mostrarci in che condizioni si trova il feto nel grembo materno.

IMG 0433

Sono macchine con potenzialità sia video che audio. Questa che vedete non è una macchina particolarmente moderna, ce ne sono di ancora più evolute con visualizzazione 3D e definizione al top.

IMG 0434

Nella parte bassa della prima foto, e nella parte destra della seconda, incastrate nei loro alloggi, vedete tre tipi di sonde. Quella più lunga serve per ecografie interne ed è usata soprattutto nelle prime settimane di gestazione, in seguito serve per monitorare le condizioni dell’utero e la sua dilatazione. Per “vedere” invece il bimbo dopo le prime settimane, si usa questa sonda qui.

IMG 0438

Tutte le sonde necessitano di un gel (quello azzurro che vedete in queste foto fatte con iPhone 4) per poter funzionare correttamente ed eliminare gli “spazi vuoti” tra la pelle della mamma e la sonda stessa. Grazie al gel, gli ultrasuoni “filano” perfettamente facendo la spola tra la macchina ecografica e il bimbo. E’ grazie a strumenti come questi che possiamo capire di stare diventando genitori ancor prima che il bimbo nasca. E’ un grande aiuto a livello psicologico, perchè rendersi conto di un evento simile senza riscontri “fisici”, non è semplice. Voi non sapete quante volte abbia ascoltato quel cuoricino che batte all’impazzata, voglioso di venire al mondo per conoscere i suoi genitori, coloro che gli hanno donato la vita.

Il suono della vita

Maggio 6, 2011 0 Di wp_14635186

Tolerancia inmunologica

Quello che state per ascoltare è il miracolo della vita che nasce. Sentirete il cuore della mia futura creatura, registrato con iPhone 4 all’interno dello studio ecografico dell’ospedale. Io ho avuto l’onore di sentirlo a due mesi dal concepimento ed è stata una emozione fortissima. Mi son scese le lacrime, anche perchè il tutto è avvenuto in un momento un po’ drammatico che fortunatamente è finito bene. La sequenza audio è stata doppiata per carpirne meglio ogni sfumatura e farla durare un po’ di più.

Avete sentito che velocità? Impressionante! Pensate che normalmente un cuore umano batte circa 72 volte in un minuto. Quello di un feto arriva tranquillamente a 140-160 battiti al minuto ed è udibile durante l’ecografia già alla terza settimana di gestazione. Mano a mano che i mesi passano, le pulsazioni calano, fino a 110 battiti circa al momento del parto. Pensate che il cuore è tra i primissimi organi a formarsi nell’embrione. Praticamente c’è questo esserino di pochissimi decimi di millimetro che è tutto cuore. Qui sotto vediamo il tracciato ecografico, fatto in una successiva ecografia.

Ecocuore 3

E questo è un particolare del cuore: si vedono chiaramente le due cavità nere a punta, che corrispondono ai ventricoli

Ecocuore2

Ecco le cavità ancora più da vicino. Durante l’ecografia morfologica, l’esame ecografico in cui si controllano tutti gli organi del nascituro, il cuore del feto viene scandagliato nei minimi dettagli, per capire se ci siano tutte le parti che compongono quest’organo fondamentale per la vita.

Ecocuore1

Le ecografie durante la gravidanza solitamente sono tre, ma spesso ci si ritrova ad averne fatte decisamente di più. E’ anche il mio caso. Lo screening ecografico viene fatto con macchinari tipo questo qui sotto, che usano gli ultrasuoni per mostrarci in che condizioni si trova il feto nel grembo materno.

IMG 0433

Sono macchine con potenzialità sia video che audio. Questa che vedete non è una macchina particolarmente moderna, ce ne sono di ancora più evolute con visualizzazione 3D e definizione al top.

IMG 0434

Nella parte bassa della prima foto, e nella parte destra della seconda, incastrate nei loro alloggi, vedete tre tipi di sonde. Quella più lunga serve per ecografie interne ed è usata soprattutto nelle prime settimane di gestazione, in seguito serve per monitorare le condizioni dell’utero e la sua dilatazione. Per “vedere” invece il bimbo dopo le prime settimane, si usa questa sonda qui.

IMG 0438

Tutte le sonde necessitano di un gel (quello azzurro che vedete in queste foto fatte con iPhone 4) per poter funzionare correttamente ed eliminare gli “spazi vuoti” tra la pelle della mamma e la sonda stessa. Grazie al gel, gli ultrasuoni “filano” perfettamente facendo la spola tra la macchina ecografica e il bimbo. E’ grazie a strumenti come questi che possiamo capire di stare diventando genitori ancor prima che il bimbo nasca. E’ un grande aiuto a livello psicologico, perchè rendersi conto di un evento simile senza riscontri “fisici”, non è semplice. Voi non sapete quante volte abbia ascoltato quel cuoricino che batte all’impazzata, voglioso di venire al mondo per conoscere i suoi genitori, coloro che gli hanno donato la vita.