Perigeo di Luna

Marzo 20, 2011 0 Di wp_14635186

Alle 21.23 minuti di questa sera, la Luna esce dal Lagorai, la catena di monti che ho davanti a casa. E finalmente, grazie al teleobiettivo e al cielo terso, posso immortalarla nel suo Perigeo, anche se con un giorno di ritardo. Fisso la digitale sul cavalletto, apro la finestra e tutto il tepore del soggiorno sparisce di colpo, mangiato dall’aria gelida che arriva da fuori. Inquadro il corpo celeste e scatto.

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Mmmhh, devo avvicinarmi ancora e mettere a fuoco meglio. Ho pochissimo tempo, la luna corre, anche se non sembra. Provate ad osservare gli alberi che si stagliano sul disco lunare come si spostano rapidamente, calcolando anche che tra la prima foto del post e l’ultima sono passati esattamente due minuti e un secondo.

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Ah, tempi troppo lunghi. Devo ridurre drasticamente i tempi. Metto in manuale e imposto 1/350 di secondo.

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Ora i tempi sono quasi corretti. Purtroppo il tele che ho, non ha grandi potenzialità di precisione di messa a fuoco e si vede! Bisogna accontentarsi. Continuo a scattare riducendo ancora i tempi.

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Per godersi appieno il Perigeo gli scienziati suggeriscono di fare quello che sto facendo io: fotografare la Luna vicino all’orizzonte, frapponendo ad essa degli elementi, tipo degli alberi, un profilo di un monte o altro. Solo in questo modo si ha la percezione di una Luna veramente più grande. Guardate questa carrellata di foto e le ombre degli alberi come si spostano. Tra la prima e la quarta, solo 15 secondi di differenza.

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Cambio il bilanciamento del bianco e lo setto in modo che la luna appaia con colori più caldi, simili a quelli che percepisce l’occhio umano.

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Ormai la Luna è quasi uscita completamente dalla linea di orizzonte del bosco sopra casa mia. E’ stupefacente quello che si riesce a vedere lungo il perimetro del pianeta: si percepiscono i crateri e i sistemi montuosi, anche se stiamo guardando un oggetto a oltre 356.000 km di distanza.

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Per fare foto migliori di queste ci vorrebbero strumenti decisamente più costosi del mio treppiede Benro, della Nikon D90 e del tele Nikon 70-300 comprato alcuni anni fa. Accontentiamoci. Magari al prossimo Perigeo sarà attrezzato meglio. Appuntamento a fra 19 anni circa.