La nuova tuta da sci
Quando ho acquistato la mia tuta da sci della Colmar era su per giù il 1993, ma la data esatta non la ricordo. Erano gli anni in cui imperversava Tomba e le piste da sci si riempivano come pensiline del metrò all’ora di punta.
Da quei tempi son passati anni luce, l’abbigliamento per sciare si è evoluto tantissimo abbandonando per fortuna i colori osceni che si vedevano sulle piste negli anni ’80-’90 e introducendo tessuti tecnicissimi, leggerissimi e tagli modaioli con vestibilità asciutte e aderenti. La mia scelta allora era comunque caduta su un semi-sobrio rosso Ferrari con pantalone a salopette e giacca separata. Era un modello Colmar che poi ho visto indosso a centinaia di persone e la voglia di indossarlo era sempre meno. Fino a quando l’anno scorso ho detto basta.
Ecco perchè ero alla ricerca di qualcosa di nuovo, tecnologicamente avanzato ma non troppo costoso, anche perchè vado a sciare sempre più di rado.
Alcuni mesi fa mi è capitata un occasione straordinaria e l’ho presa al volo. Un personaggio molto importante che fa parte del circo bianco italiano e che ho potuto avvicinare tramite amici, cedeva la sua tuta consegnatagli all’inizio della stagione sportiva dallo sponsor tecnico e usata veramente pochissimo. L’ho provata, l’ho trovata fantastica e l’ho presa.
Eccovela:
Bella vero? Il tipo in questione ne aveva due uguali, l’altra era quella con tutti gli stemmini degli sponsor attaccati sul petto e sulle maniche. Avrei preso volentieri anche quella!
Insomma da questo inverno andrò in giro orgogliosamente con la tuta da sci dei campioni dello sci italiano sfoggiando il bellissimo azzurro che ci contraddistingue.
In linea di massima gli atleti hanno sulla tuta la prevalenza di colore bianco
mentre lo staff tecnico ha prevalenza di colore azzurro.
Vuarnet vestirà gli azzurri ancora per molto tempo, fino alle olimpiadi del 2014 a Sochi.
(TPP) 20 minuti.