Viaggio in Umbria (8)

Luglio 9, 2010 0 Di wp_14635186
Qui la prima puntata, la seconda, terza, quarta, quinta, sesta e settima.
Salvo complicazioni, questa dovrebbe essere l’ultima puntata della mia vacanza in Umbria fatta alla fine di maggio 2010. Attraverso i miei scatti, vi ho fatto vedere le città e i luoghi che ho visitato nell’arco dei 10 giorni del mio soggiorno, ma mi manca l’ultima città, una di quelle a cui tenevo di più e che non poteva mancare nel mio tour 2010 dell’Umbria: Orvieto e il suo meraviglioso Duomo.

Solitamente chi giunge ad Orvieto parcheggia l’auto nel posteggio nei pressi di una delle attrattive più conosciute del posto: il pozzo di San Patrizio. Ed è proprio da lì che parte questa carrellatona di foto sulla città umbra.

Questo pozzo fu fatto costruire da Papa Clemente VII per potersi assicurare acqua potabile nei momenti di assedio della città. E’ profondo 53 metri ed è stato scavato completamente nel tufo, roccia sopra la quale l’intera Orvieto sorge, e materia prima con cui per secoli sono state costruite le abitazioni in questa città.

Per scendere alla base del pozzo si paga (e anche profumatamente) e si entra da una stretta porticina iniziando a scendere la rampa elicoidale in pietra.

Un’altra rampa costruita sotto alla prima, permette di risalire senza incontrare mai chi sta scendendo. Questo ingegnoso sistema, consentiva ai muli o ai cavalli di andare a prendere l’acqua sul fondo con secchi e contenitori vari, senza creare ingorghi tra il sali e scendi.

Ecco il fondo del pozzo con diverse monetine che si intravedono sotto il pelo dell’acqua. E’ usanza gettare una monetina da una delle arcate del pozzo dando le spalle al buco centrale, esprimendo un desiderio personale.

La differenza di temperatura tra il fondo del pozzo e l’esterno è evidente, soprattutto se la giornata è molto calda.

Abbastanza angosciante è l’uscita dal pozzo, perchè fatta attraverso questo strettissimo cancello che per un attimo ti fa sentire completamente in gabbia. Una persona molto robusta o con la pancia, non ci passa.

Visitato il pozzo di San Patrizio, si sale a piedi per la via principale che è chiusa al traffico. Anche ad Orvieto si trovano negozi a volontà che vendono prodotti tipici e leccornie varie.

Questa è stata la città in cui ho trovato più affollamento.

L’ingresso della Torre del Moro

Ecco alcuni esempi di case costruite con mattoni di tufo.

E dopo aver svoltato alcune viuzze, si intravede lui, il re dei monumenti gotici in Italia, capace di gettare ombra anche sul più mastodontico e imponente Duomo di Milano: il Duomo di Orvieto.

Ne senti la presenza mano a mano che ti avvicini, il cuore batte sempre più forte, mentre il passo si velocizza da solo.

E poi, dalla piccola vietta da cui sbuchi, ti ritrovi davanti al gigante buono, incastonato nella minuscola piazza che lo accoglie.

 

Ecco la zona dal satellite.

Ogni volta che vedo questo Duomo rimango in estasi, e mi perdonerete se da qui in poi partirà una sfilata di foto dedicate solo ed esclusivamente ad Duomo, alla sua splendida facciata piena di tantissimi spunti architettonici e decorativi.

Le foto sono state fatte sia con un grandangolare che con un tele, per poter dare slancio alla facciata (nel primo caso), e cogliere anche i particolari più lontani (nel secondo).

Qui si apprezza la poca distanza che c’è tra la facciata dal Duomo e gli edifici vicino.

Questo duomo sembra una grande pala d’altare a cui è stata attaccata una mega chiesa nel retro. La differenza di materiali di costruzione tra la facciata e le altre parti del duomo, fa il resto.
Da qui in poi parte la sequenza dei particolari della facciata. Apprezzate i mosaici, le colonne, e i bassorilievi.

Guardate le colonne come sono contorte e decorate.

Il portale d’ingresso.

Lascio la piazza a malincuore e con la digitale che fuma da tanto che ha scattato. E’ tempo di mangiare! A due passi dal Duomo c’è una hostaria molto creativa in cui la titolare ama stipare ogni genere di cose. I tavoli sono disposti tra statue di legno, grandi lumi, e oggetti di ogni tipo. Il cibo è buono e la presentazione dei piatti è accurata.

Dopo pranzo entro nel Duomo. Qui regnano le visibilissime strisce alternate di marmi bianchi e neri. Sembra di essere nella pancia di una zebra gigante.

Beh, il tempo per Orvieto è terminato. Rimangono ancora alcune manciate di minuti per guardare qualche negozietto e circolare un pò per le vie della città.

Piazza della Repubblica.

Questo è il percorso fatto in città, con tappa al pozzo e al Duomo e deviazione verso Piazza della Repubblica.
E qui finisce la enorme carrellata di foto dei miei giorni in Umbria che vi ha accompagnato per 8 puntate. Termina con un ultimo straordinario tramonto nei pressi del lago Trasimeno.

ma vi aspetta ancora una piccola appendice. Infatti nel viaggio di ritorno, orfano del mare, quello vero, mi sono fermato a Riccione, dove in poco più di tre ore ho fatto in tempo a:
gustare un fritto misto in riva al mare.

Prendere un’oretta di sole

Fare una capatina nella piazza principale di Riccione

dove era allestito il camion dei concerti di MTV

Incamminarmi verso il mitico Viale Ceccarini con in mano un cono gelato

Adocchiare una mega gigantografia di Megan attaccata ad un palazzo

E salutare il mare adriatico sperando di rivederlo presto.

(TPP) 3 ore.