Il disastro targato BP
BP, due lettere che ci rimbalzano spesso nella testa in questi giorni. British Petroleum, una azienda con 102 mila dipendenti sparsi in tutto il mondo che fattura qualcosa come 367 miliardi di dollari l’anno, quasi 300 miliardi di euro (578 mila miliardi delle vecchie lire) e che guadagna circa 21 miliardi di dollari l’anno. Nel 2005 questa compagnia petrolifera era al primo posto come fatturato a livello mondiale. Eppure, questi signori nonostante le risorse che potrebbero mettere in campo vista la loro potenza economica, a due mesi dal disastro che sta avvenendo nel golfo del Messico, non sono ancora riusciti a porre rimedio definitivamente alla “sporca faccenda”, al disastro ambientale per eccellenza, alla catastrofe ecologica più grande di tutti i tempi.
Anzi, con grande faccia tosta chiedono aiuto: se avete idea di come fare a chiudere quella maledetta falla, potete fare una telefonatina a questo numero: +1 281 366 5511, chissà che non vi sgancino un milioncino di euro per ringraziarvi. Se invece sentite l’esigenza di reclamare o di dirgliene 4, potete usare questa pagina del loro sito per farlo. Vi ascoltano. Non è incredibile? Anzi han messo in piedi una intera sezione del sito per informare, aggiornare, far vedere ciò che stanno facendo per “pulire dove hanno sporcato”.
Questa è la situazione nel golfo del Messico aggiornata a pochi giorni fa:
Ma da questa mappa non si può “apprezzare” quello che sta realmente avvenendo in quei luoghi. Ecco alcune foto che mostrano ciò che l’occhio umano può vedere in superficie. Immaginate cosa sta avvenendo sotto il livello del mare.