Viaggio in Umbria (3)
Qui la prima puntata, qui la seconda.
La vacanza intrapresa quest’anno in Umbria prevedeva sostanzialmente giornate dedicate al relax totale con lunghe soste ai bordi della piscina del relais e giornate a girovagare tra gli stupendi paesi e centri storici umbri. Ma ben presto abbiamo capito che la prima parte dell’idea non era attuabile. Prima però facciamo un passo indietro: Il primo risveglio al Cantico della Natura è stato all’insegna del sole, e già questa si può considerare una notizia, perchè nei giorni scorsi si eran viste secchiate d’acqua a non finire.
Dopo aver fatto colazione con biscotti e brioches rigorosamente fatti in casa, mi sono fiondato all’esterno.
Questo relais ha pochissime camere, che prendono il nome dei mesi dell’anno, io ero nella Aprile, eccola:
Il più grande pregio del Cantico della Natura è l’aria che si respira, l’atmosfera, che ti trasmette tranquillità e relax. I ritmi sono lenti e la frenesia non esiste. La cena la sera si protrae tranquillamente fino oltre le 22 e la mattina le colazioni sono servite fino a tardi. Il posto è letteralmente circondato dal verde. 40 ettari di bosco e coltivazioni di olivi sparsi a 360° su un colle con vista sul Lago Trasimeno.
Ad aumentare questa sensazione di quiete, ci sono anche piccoli tocchi scenografici. Ai muri della struttura sono appoggiate vecchie bici come se un giorno il proprio padrone non se le fosse più venute a prendere.
Quindi per metà della vacanza la piscina è rimasta coperta da un pesante telo, e per l’altra metà era in manutenzione dopo la pausa invernale. In ogni caso la temperatura dell’acqua era da ibernazione! Peccato veramente.
Uno dei posti più scenografici del relais è sicuramente la sala del ristorante, con i muri in pietra, i libri di fianco ai tavoli e le bottiglie di vino negli scaffali.