Apple e i suoi mouse.
PROBLEMA 1: L’ERGONOMIA
Magic mouse è basso, molto basso, troppo basso. La mano, quando si accovaccia sopra un mouse solitamente ha una posizione di pseudo rilassamento, con:
A) Base del palmo della mano appoggiata al mousepad
B) Pollice (a sinistra) e dito anulare e dito mignolo (a destra) ben aderenti lungo i fianchi del mouse
C) Dito Indice e dito medio appoggiati sopra il mouse.
Questa posizione ti permette di non stancare le dita.
A) Base del palmo della mano su mousepad
B) Pollice e anulare solo appoggiati sui fianchi sottili del Magic Mouse
C) Dito indice che sfiora la superficie superiore di Magic Mouse
D) Dito medio sollevato dalla superficie superiore di Magic Mouse per timore di toccare le parti sensibili del mouse
D) Mignolo alzato in aria come conseguenza della posizione di dito indice e dito medio
Inoltre la conca interna della mano non percepisce più la gobba del mouse perchè troppo in basso e questo fa perdere stabilità nell’impugnatura del mouse stesso.
Questa posizione stanca i nervi delle dita abbastanza velocemente con tendenza allo sgranchimento della mano più volte in un ora.
Usare Magic mouse con il browser è eccezionale, perchè la velocità di scroll delle pagine è sensazionale, soprattutto se si attiva la funzione di scorrimento dinamico (le pagine hanno un abbrivio che termina dopo qualche istante dal rilascio della spinta con le dita sul mouse)
Però così non si riesce a lavorare sereni. Sei sempre sul chivalà nello stare attento a non sfiorare il guscio.
Guardate questo video e rendetevi conto se non ho ragione. Osservate la posizione delle mani
Magic mouse è in grado di fare un sacco di spostamenti semplicemente usando le dita sulla sua superficie superiore che in pratica è un enorme tasto unico, ma questo più che un vantaggio in alcune circostanze diventa uno svantaggio. Il fatto è che tutte le gesture sono incentrate in un unico posto e alcune di esse o va a finire che non le usi proprio (vedi spostamento in tutte le direzioni con la punta del dito), oppure eviti di adoperarle per la posizione scomoda della mano sul mouse (vedi sfogliamento pagine destra e sinistra).
Il precedente Migthy mouse con batterie era una sanguisuga di energia. Le batterie duravano circa un mesetto e poi dovevi sostituirle. Con Magic Mouse pensavo avessero adottato un sistema di spegnimento automatico dopo un tot di minuti di inutilizzo. Invece non è così. Ad onor del vero devo dire che effettivamente una gestione delle batterie più sapiente ora è stata implementata. Il mouse entra in una fase di stop temporaneo se non è usato e consuma meno batterie. Comunque, dopo una settimana di utilizzo e lasciando acceso il mouse 24 ore su 24, la percentuale delle pile era intorno all’82%. Ora, ad un mese e 10 giorni, sono al 54%.
Per me è una menata il dover spegnere ogni volta il mouse con l’apposito tasto sul retro, anche perchè se ti ricordi di spegnerlo dopo che hai messo il mac in stop, come spesso succede, appena spegni l’interruttore del mouse ti si riaccende il mac! Allora devi aspettare ancora qualche istante e rimettere il computer in stop.
Ho quindi deciso di non spegnere mai il magic mouse e ora vediamo quanto dureranno le pile al suo interno (due stilo).
E’ probabile che con più attenzione, con uno studio più approfondito delle “gesture” e con un pò di abitudine, questi fastidi diminuiscano, però pur sempre restano.
D’altro canto nella sua storia con i mouse la Apple ha dimostrato di non andare assolutamente d’accordo. E per paradossale che possa sembrare, è stata proprio Apple ad introdurre per la prima volta nella storia dei computer, il dispositivo di puntamento che poi abbiamo imparato a conoscere sotto il nome di “mouse”.
Ripercorriamone velocemente tutte le tappe.
STORIA DEI MOUSE APPLE
E’ il 1983, un giovanissimo Steve Jobs e il suo compagno di avventure Steve Wozniak presentano il primo mouse Apple. Si chiama Mouse Lisa. Verrà ritirato dal mercato nel 1987.
Arriviamo al 1998 e con la comparsa dei primi iMac colorati arriva lui.
Siamo nel 2000. E’ la volta di Apple Mouse Pro, un mouse molto bello e che come forme torna un pò alle origini. E’ il primo mouse senza pallina, sostituita da un puntatore ottico a laser. E’ anche la prima volta che Apple oscura il tasto del mouse e fa diventare il mouse stesso un gigantesco tasto.
E’ ufficialmente una specie di resa per Apple che si piega al volere degli utenti e introduce un elemento che dovrebbe sopperire alla mancanza della rotella di scorrimento. E così compare quella piccola sferetta di gomma che permette di spostarsi in ogni direzione ma che si rivelerà la maledizione di ogni mac user.
E rieccoci a Magic Mouse arrivato tra noi nell’ottobre 2009. E’ il primo mouse al mondo ad avere tecnologia multi-touch che permette comandi impartiti con una o più dita contemporaneamente. E per la prima volta Apple abbandona il filo per adottare solo ed esclusivamente la tecnologia Wireless. Il costo è di 69 euro, oppure lo si trova in bundle con tutti i nuovi mac.
Comunque sembra che Apple abbia “qualche” incompatibilità nel creare mouse degni di questo nome. Io non mi capacito del perchè l’azienda di Steve Jobs non riesca a ideare un mouse che abbia sia una buonissima capacità funzionale, che un estetica da urlo. Boh. E’ così difficile?
Ecco alcune foto di gruppo dei vari mouse Apple della storia.