Gli americani e le loro fragili casette
C’è una questione che non ho mai capito e vorrei che qualcuno me la spiegasse, magari i miei lettori italiani che vivono in America (me ne vengono in mente almeno due).
Perchè le case degli americani vengono costruite con materiali tali per cui all’arrivo del primo uragano quello che ne rimane è un cumulo di assi bagnate?
E’ mai possibile che le tecniche di costruzione non prevedano il più solido mattone ancorato con il cemento armato? Perchè i tetti sono fatti con tegole canadesi (uno strato di catrame indurito) e non con tegole tradizionali? Ipotizzo che questi materiali “leggeri” (strutture in legno, compensati, pannelli truciolari, tegole canadesi, ecc… ) siano meno letali per l’uomo nel momento in cui inizia a volare tutto per aria, ma non è possibile che si continuino a costruire case stile “Tre porcellini davanti al lupo cattivo”! Che ci sia la moda per cui ad ogni passaggio di uragano, si colga l’occasione per avere una nuova casetta ancora più bella della precedente? Non credo. Forse è un problema economico. Il mattone negli USA costa troppo? Forse è un fatto di cultura? Come mai le case degli americani sono tutte fatte così:
Sono costruite quasi tutte con questa tecnica e questi materiali:
ma poi, dopo il passaggio di un uragano il risultato è questo:
Ecco un esempio di tegole canadesi staccatesi dal tetto.
Quello che è rimasto di una casa dopo il passaggio dell’uragano Katrina.
E si che gli americani dovrebbero essere preparati a queste cose, un pò come lo sono i giapponesi con i terremoti. Infatti questi fenomeni atmosferici insistono sempre nelle stesse zone. Le tempeste tropicali e gli uragani nascono nell’Atlantico centrale e si dirigono immediatamente ad ovest verso le coste americane, poi verso nord e infine – se non si sono dissolti prima – verso est/nord est. Guardate questo interessante schema che mostra le traiettorie di 1325 uragani dal 1851 al 2004.
Da quest’altra cartina possiamo meglio apprezzare quali sono gli stati interessati da questo devastante fenomeno.
Ora sono tutt’orecchi! 🙂
(TPP) 45 minuti.