Ai piedi dei mostri dolomitici (5)
QUI la prima puntata, QUI la seconda, QUI la terza e QUI la quarta.
Siamo arrivati all’epilogo dell’escursione che ho fatto il 5 dicembre 2009 in mezzo ad oltre mezzo metro di neve fresca. Ecco la fine del racconto con tanto di foto e video finale.
Sto facendo una fatica abnorme per procedere. La neve fresca aumenta sempre più e senza lo strato duro sotto quello fresco, il manto nevoso mi arriva all’inguine. Che mi procedere è solo ed unicamente il paesaggio che ho davanti agli occhi.
Siamo arrivati all’epilogo dell’escursione che ho fatto il 5 dicembre 2009 in mezzo ad oltre mezzo metro di neve fresca. Ecco la fine del racconto con tanto di foto e video finale.
Sto facendo una fatica abnorme per procedere. La neve fresca aumenta sempre più e senza lo strato duro sotto quello fresco, il manto nevoso mi arriva all’inguine. Che mi procedere è solo ed unicamente il paesaggio che ho davanti agli occhi.
Ma dopo altri 50 metri decido che è ora di fare dietro front, è veramente impossibile procedere senza sci o ciaspole. Torno sui miei passi e girandomi scatto questo panorama (ingrandibile).
Sono sempre solo, ripasso nei pressi della baita che mi ha ospitato per il pranzo e noto il mio solco nella neve per raggiungerla.
Qui si vede molto bene la zona in cui sono morti nei giorni scorsi i 4 soccorritori della Val di Fassa, arrivati qui per cercare due turisti friulani. E’ in mezzo a quella gola piena di neve.
Poi decido di non fare la strada dell’andata, ma di tagliare per i dolci pendii innevati, in mezzo alla neve fresca e immacolata per cogliere scorci fotograficamente interessanti.
Ormai sono vicino alla macchina. ho fatto bene a non aspettare il tramonto, le nuvole insistono fino alla fine.
Salgo in auto e dopo essermi riposato un attimo procedo verso casa. Appena inizio a scendere verso Canazei noto che il cielo all’orizzonte è quasi completamente sereno. Dopo 15 minuti, all’altezza di Campitello succede questo
compreso il Pordoi che ormai è chilometri lontano da me e che mi fermo appositamente per fotografare.
All’altezza di Pera di Fassa altra sosta data dalla frustrazione per fotografare i dirupi di Larsec al sole.
Insomma, mai dire mai in montagna perchè poi ci si pente. Infatti ho fatto il resto della strada a mangiarmi le mani pensando alle foto che avrei potuto fare al Sassolungo e Pordoi illuminati da un possibile ottimo tramonto invernale.
Ed ora concludo con un piccolo video che riassume brevemente l’intera escursione.
Spero vi siate divertiti come mi son divertito io a fare l’escursione e a raccontarvela.
Alla prossima!
Spero vi siate divertiti come mi son divertito io a fare l’escursione e a raccontarvela.
Alla prossima!
(TPP) 45 minuti.