La giustizia del buon senso
In questi giorni si dibatte molto sul destino di questo ragazzo, Alberto Stasi, si cerca di tirare le fila di un delitto che sembra senza soluzione e che lo vede pienamente coinvolto come unico sospettato. Ma la domanda senza risposta è ancora questa: chi ha ucciso Chiara? Ci hanno portato a credere per due anni che l’assassino fosse Alberto, il suo ragazzo, ma ora tutto è di nuovo in discussione. Non ci sono le prove oggettive e senza quelle non può essere condannato nessuno. Eppure nella mia testa non mi toglie nessuno l’idea che la soluzione arriva ponendosi la seconda inevitabile domanda: Perchè? Perchè Chiara è stata uccisa? La soluzione del giallo è nella risposta. Chi avrebbe avuto motivo o interesse nel farla fuori? Dai ragazzi, siamo seri, non c’è nessun altro sospettato, neppure minimo eh, non c’erano ombre nella vita di Chiara, non ci sono tracce di nessun altro nella casa di Chiara, non c’è segno di scasso, non è stato portato via nulla. Abbiamo dall’altra parte un ragazzo che ha mentito più volte (le tracce sul muretto che dice di aver scavalcato, che non ci sono, per esempio), che ha chiamato i soccorsi al telefono come se stesse prenotando un taxi. Perchè? Perchè mentire? Se la tua ragazza viene uccisa da qualcuno che fai? Ti comporti come si è comportato lui?
Questi sono due stralci della testimonianza fatta ai Carabinieri:
“Il nostro era un amore via sms, ci vedevamo solo il sabato. Ci telefonavamo due/tre volte a settimana, mentre per il resto ci facevamo degli squilli e ci mandavamo degli sms. […] Questo perché non sempre avevamo degli argomenti di cui parlare al telefono”.
“Non ho mai pranzato o cenato a casa sua insieme ai suoi e nemmeno lei con i miei genitori. Io e Chiara volevamo così, non volevamo fare come le coppie del Sud che fanno le presentazioni ufficiali a tutta la famiglia”
Io penso che spesso la giustizia dovrebbe abbandonare completamente avvocati, prove e rilievi tecnici e badare a ciò che dice l’intuito, il buon senso e il cuore. Forse, e ripeto bene, forse le cose andrebbero più spesso per il verso giusto.
(TPP) 25 minuti.