Ikea cambia font
Aveva fatto decisamente meno scalpore il cazzillo umano incollato da qualche grafico burlone al cagno sdraiato tra la famigliola felice nel catalogo 2008 di Ikea, perchè quello che sta avvenendo per il cambio del font (è il carattere tipografico usato nel catalogo, gnurant!) avvenuto nel catalogo 2010, ha dell’incredibile. Sono state aperte delle petizioni e Ikea è stata subissata di chiamate per quello che in molti probabilmente non avrebbero neppure notato. Eppure il catalogo Ikea è diventato ormai una istituzione a livello mondiale stampato in quantità tali (centinaia di milioni di copie, tutte con la stessa grafica) da essere il terzo libro con maggior diffusione del pianeta e quindi ogni minimo spostamento o cambiamento, evidentemente pesa. Il catalogo Ikea sta addirittura diventando un problema ambientale, perché trasformarlo in qualcosa di diverso – una versione digitale o per ebook, ad esempio – avrebbe un benefico impatto sul pianeta.
Ma guardiamo nei fatti cosa è mutato. Ecco la versione spagnola del catalogo 2008 con l’uso del carattere Futura per indicazioni prodotto e prezzi.Ecco la copertina del catalogo italiano dell’anno in corso col medesimo font.
E qui la copertina con alcune pagine interne del nuovissimo catalogo Ikea 2010 uscito pochi giorni fa e consultabile qui.
Quello che è mutato è, come dicevo prima, “solo” il font che ora non è più il Futura ma il Verdana considerato un carattere volgare (è stato inventato per Microsoft per la lettura dei piccoli testi a monitor) e meno minimalista. Qui i due caratteri a confronto.
Secondo i fautori della petizione questo cambiamento toglie all’immagine Ikea quel senso di puro, essenziale e minimale che era la principale caratteristica del mondo Ikea. Entrando nello specifico si sottolinea come, mentre per le piccole diciture e le scritte di spiegazione dei prodotti, il Verdana si comporti discretamente, nei titoli e nelle grosse scritte graficamente sia un disastro completo. Guardate questo tabellone pubblicitario.In effetti hanno ragione. Il Verdana è privo di personalità e ha spaziature orrende. Ecco degli esempi interni al catalogo.
Si è anche detto che meglio di questo nuovo catalogo 2010 sarebbe stato addirittura il vecchio e glorioso catalogo del 1965 (già impaginato con il Futura).
Vabbè, non sarà questo che cambierà la decisione di acquistare o meno ancora all’Ikea, giusto? Heilà? Ci siete? Ma mi stavate ascoltando o no? Eh, lo so che voi state ancora pensando al cazzillo di inizio post. Maiali! E va bene. Ecco qui la pagina incriminata.
Se fate bene attenzione, il cane ha attributi decisamente inconsueti. Sembra che la direttrice di Ikea ai tempi abbia detto che si trattava solamente della gamba del cane messa in modo strano. Insomma un effetto ottico. Si, la gamba del cane! Mah, forse era meglio piazzarci sopra una bella dicitura di prezzo, magari già in Verdana, così nessuno avrebbe notato proprio nulla!
(TPP) 35 minuti.