La terra putrescente
Oggi altra giornata passata completamente in giardino a lavorare alla nuova sistemazione della parte davanti a casa. Il lavoro da fare è duro ed estenuante: asportare tutta la terra presente. Stiamo parlando di circa 40 mq e di una profondità di 23 cm, quindi 10 mc di materiale. Ecco la zona interessata. Sembra tutto bellino e perfettino, vero? Ma non è così. L’erba che vedete è molto spesso sempre zuppa d’acqua perchè a suo tempo non è stato predisposto uno strato drenante e la terra portata non era di buona qualità. Qui sotto ci sono i garages della casa e quindi il terreno è alto appena 23 cm. Ecco la zona che ho già smosso nei giorni scorsi con i lavori allo scarico della grondaia.Si trattava di continuare fino alla fine del prato togliendo tutta la terra fino ad arrivare alla soletta sottostante. Ma farlo a mano era impensabile e allora mi è venuto in aiuto lui!
é un ruspino a noleggio che si guida con una certa facilità dopo aver preso la mano. Io mi diverto sempre un mondo ad usare questi giocattolini che ti risparmiano sempre un sacco di fatica. Così a metà mattinata ho iniziato a smuovere il terreno e ad asportare la terra con due carriole. Qui si vede bene la soletta già in parte scoperta con visibili i tubi dell’irrigazione. Anche con l’aiuto del ruspino il lavoro è massacrante, specialmente se fatto sotto un sole pazzesco.
Il terreno, come pensavo, si presentava molto compatto, molto zuppo e per metà nero e putrido, segno che l’acqua rimane a contatto con la terra per lungo tempo senza la possibilità di asciugarsi. Questo per l’erba non va proprio bene. E infatti in questo tratto avevo un prato sempre bagnato o estremamente secco, pieno di muffe e con colorito smorto.
Guardate qui che bella terra. E pensare che l’impianto di irrigazione in questo punto è fermo da 4 giorni! In alcuni punti, quando muovevo la terra, si poteva sentire distintamente l’odore di terra marcia. Uno schifo!
Ecco la situazione nel primo pomeriggio. Il sole inizia ad asciugare la soletta che è ricoperta da una guaina protettiva, uno strato di cemento e una ulteriore maglia fatta apposta per staccare la terra dal cemento e far passare l’acqua. Ma evidentemente questo non basta.
Sono le 16.30 e non siamo neppure a metà dell’opera.
Due ore dopo. Sembra che il lavoro non prosegua mai, ma portare via la terra e scaricarla nel piazzale esterno è un lavoro lungo.
A fine giornata siamo riusciti ad oltrepassare la metà. Perlomeno ora è sicuro che domani finiremo il lavoro di asporto.
Ecco il quantitativo di terra smosso oggi.
Nel frattempo nella testa mi balenano centomila idee su come sistemare questa parte di giardino messa a soqquadro. In particolare qui
farò una variazione al muretto in pietra, creando una scaletta a due gradini e una nuova aiuola eliminando quel tondo d’erba, il punto in cui l’acqua faceva più ristagno. Il giardino avrà tratti sempre più orientali (adoro i giardini giapponesi) e sarà anche adornato da oggetti di questo tipo ma meno appariscenti.
L’erba sarà sostituita dalla ghiaia in alcuni punti e aumenteranno le rocce in giardino. Insomma, un sacco di novità!
Stay tunes! Buonanotte!
(TPP) 40 minuti.