E faccia da libro non c’è più
Oggi ho disattivato il mio account su FB. Il motivo? Eh, non è uno solo, sono tanti. Mi sono iscritto a Facebook penso due anni fa e ho cominciato a cercare i vecchi compagni di scuola, più che altro per curiosità, per vedere le loro facce, quanto erano invecchiati, se si fossero sposati se avessero dei figli, ecc… un pò come fa l’utente classico di FB, e non dite di no perchè direste una balla.
Poi, una volta radunati i compagni di classe di asilo, elementari, medie, superiori e Accademia, nonchè ex-ragazze, ex colleghi ex amici ed ex parenti, una volta incluse anche le amicizie vicine e lontane, scambiato con loro due o tre mail di convenevoli vari per sapere il più possibile di loro e della loro vita, il tutto per me era già finito lì.
E invece è stato un susseguirsi continuo di mail per ogni cosa: foto taggate, gruppi a cui partecipare, richieste di amicizia improbabili, e chi più ne ha più ne metta.
Trovo la maggior parte di ciò che si fa su FB una enormissima perdita di tempo. Sarà che ne ho sempre talmente poco, ma è assurda la metà di quello che vedo fare agli altri utenti di FB: rispondere a ventimila catene di Sant’antonio travestite da questionari da divulgare ad altre 20 tue amicizie con il risultato che rompi le balle a tutti i tuoi amici obbligandoli a loro volta a perdere ulteriore tempo nel rispondere ad un questionario di cui non gliene potrebbe fregar di meno, e a trovare altri 20 mammalucchi da infinocchiare. E tutti rompono i coglioni a tutti allegramente. Ma non è finita qui. Si aprono gruppi per qualsiasi causa, anche per far guarire l’unghia incarnita di Totò Schillaci, ma non lo si fa perchè si crede veramente nella causa, ma solo per essere colui che ha aperto il gruppo. E poi si aggiungono foto, video, spezzoni di web, ci si dice: mi piace, non mi piace, ci si tagga, ci si poka, e un sacco di altre “simpatiche robette” da quindicenne.
Ma uno dei lati più inquietanti di Facebook è la nascita di contatti o peggio la formazione di legami e triangolazioni mortali che si instaurano a nostra completa insaputa. Pensate solo ad una ipotetica ragazza che cerca l’ex, lo trova e chiede amicizia, poi una volta ottenuta, la ex scava tra i suoi amici e individua la nuova ragazza del tipo. Scommetto che senza l’aiuto di Facebook non sarebbe mai e poi mai accaduto. A quel punto però la frittata è fatta e la ex contatta la nuova tipa chiedendole amicizia con una scusa, e da quel momento inizia la missione di distruzione della nuova coppia.
Potrei fare altri mille esempi di situazioni più o meno delicate dove Facebook non guarderebbe in faccia a nessuno annientando ogni forma di privacy.
Tutti noi abbiamo più o meno persone che sono dovutamente separate l’una dall’altra, perchè fanno parte di periodi diversi della nostra vita, di ambienti diversi, di legami diversi. Tutte queste persone non possono essere messe in un unico minestrone mediatico in cui tutti possono vedere tutti. E con questo non sto solo pensando alle/agli eventuali amanti che i vari mariti o mogli potrebbero avere, ma ad ogni rapporto possibile ed immaginabile. Pensate al padre di una ragazzina tra gli amici di quest’ultima insieme a tutte le amichette di lei. E in questi casi cosa fai? Rifiuti l’amicizia del padre? E con quale motivazione? E ci sarebbero centomila esempi.
E’ semplicemente assurdo offrire a tutti su un piatto d’argento la possibilità di scavare nei cazzi tuoi liberamente come se nulla fosse. Anche perchè questa situazione non è controllabile nel tempo. Se fai entrare nelle tue amicizie chiunque, questo chiunque saprà ogni cosa che tu fai.
Sinceramente non so a che livello è possibile rendere private le proprie cose e non sono stato tanto ad approfondire nelle preferenze del mio account perchè trovo che sia sbagliato tutto il meccanismo in generale e sia inutile oscurarsi all’interno di un Social Network. Allora tanto vale non entrarci proprio. Poi, non so se fosse un caso, ma ultimamente avevo la possibilità di poter vedere profili e foto anche di persone che non facevano parte della mia schiera di amici. Probabile che dipenda dal livello di privacy prescelto, ma vi assicuro che ho fatto prove anche sul mio account (sloggandomi) in cui avevo impostato visibilità solo per gli amici e invece potevo vedere lo stesso tutto.
Poi alla lunga mi sono accorto che il popolo di Facebook è per più della metà un potenziale popolo di bloggers non espresso. Molti usano FB come un vero e proprio blog, riempiendolo di ogni cosa. Ma non è per quello che è stato pensato.
Comunque io ho deciso di chiudere.
Approfitto anzi di questo post per scusarmi con tutti coloro che hanno chiesto la mia amicizia ultimamente e non ne hanno vista la conferma. L’idea era di chiudere l’account e quindi era inutile che accettassi. Alcuni erano anche lettori di questo blog che magari chiedevano amicizia solo per vedere dove abitassi, quali fossero le mie amicizie ecc… Scusate anche se ho generalizzato molto ma non potevo certo mettermi qui a far nomi e cognomi. Io volevo solo ristabilire un pò di ordine e spingere un pò lontano da me il perimetro di privacy che ultimamente si era un pò ristretto.
La conclusione è che io ho iniziato col tagliare un pò di rami secchi. Facebook è il primo.
(TPP) un’ora.