La foto mancata
Sono le 7.15. Come faccio tutte le mattine, apro gli scuri delle finestre e un bellissimo sole radente entra nel soggiorno e in cucina. Il gatto del vicino è stranamente appostato sopra il mio muretto di cinta e guarda verso il campo d’erba che confina col mio giardino. Allora chiamo la Bubina e glielo faccio vedere. Ogni volta che lo nota, la Boo lo fissa per ore scudisciando la coda come una pazza. Non ha ancora avuto incontri ravvicinati coi gatti del vicinato e allora, tutta eccitata, chissà cosa le sembra di vedere.
Comunque, mentre sono lì affacciato alla finestra noto più avanti un movimento. Guardo meglio e mi accorgo che un capriolo sta brucando in mezzo all’erba alta mezzo metro. Lì, a meno di 10 metri dal mio giardino. Il gatto del vicino, immobile, osserva. La Bubina forse non si accorge neppure della sua esistenza. E’ la prima volta che mi capita di vederli così vicini alla casa. Lui avanza lentamente e arriva proprio nel cono di sole che illumina il campo e la rugiada contribuisce a farmi immaginare uno scatto fotografico pazzesco. Corro a prendere la digitale e in meno di 20 secondi sono di nuovo davanti alla finestra ma il capriolo è già all’ombra e per di più sta entrando nel bosco dietro casa. E’ finita. Ho perso una foto meravigliosa, però ho iniziato benissimo la giornata. (la foto sopra è una delle tante che ho fatto questo autunno ad un capriolo in Val San Nicolò).
(TPP) 10 minuti.